Esposto in Procura sul Polo Universitario
Ascoli Piceno | I capigruppo consiliari dell'opposizione si rivolgono alla Procura della Repubblica. Mimmo Catalucci (Sinistra Democratica): "Sulla questione vogliamo che sia fatta definitivamente chiarezza".
Una seduta del Consiglio Comunale di Ascoli Piceno
Polo Universitario e project financing di nuovo al centro dell'arena politica ascolana. Il capogruppo di Sinistra Democratica Mimmo Catalucci afferma: "Sono state richieste copie della documentazione a noi sconosciute e prodotte dal Comune in questi ultimi 6 mesi. Sappiamo che esistono due Piani Economici-Finanziari: il primo aggiornato al 30 aprile 2008 dove si evidenzia la vendita della sede ex Spontini, il secondo aggiornato al 25 settembre dove viene riportato il piano della gestione dei servizi".
"Non sappiamo - prosegue Catalucci - se i due Piani sono complementari ed integrativi o se il secondo sostituisce il primo. Ci auguriamo che sia la Procura, che l'autorità di Vigilanza sui LLPP del Ministero di Roma che anche la Corte dei Conti (che leggono per conoscenza) possano fare chiarezza su questo intricato iter amministrativo, che è a tutto vantaggio dei privati e a scapito della città e della stessa Università".
Questo il testo integrale dell'esposto firmato dai capigruppo consiliari Procaccini Domenico (PD), Catalucci Emidio (SD), Mascetti Roberto (PRC) e Regnicoli Marco (ALVEARE):
I sottoscritti capigruppo consiliari del Comune di Ascoli Piceno con la presente chiedono copia della documentazione prodotta negli ultimi 12 mesi facente parte della corrispondenza avvenuta tra il Comune di Ascoli Piceno il Nucleo di Valutazione in merito al progetto in oggetto.
Specificatamente si chiede di avere copia dei seguenti documenti:
1) verbali delle audizioni avvenute il 4 luglio 2008 e il 2 ottobre 2008,
2) le risultanze istruttorie attuali e i rilievi evidenziati dal Nucleo di valutazione regionale,
3) le ulteriori rielaborazioni del progetto da parte del Comune ,
4) l'istruttoria avviata dal Nucleo nella seduta del 3 ottobre 2008 e le ulteriori informazioni richieste dallo stesso in data 17 ottobre 2008,
5) il nuovo progetto inviato dal Comune in data 2 dicembre 2008.
Si allegano copie delle richieste di documentazione e informazioni inoltrate al Dirigente LLPP e responsabile del procedimento Ing. Vincenzo Ballatori, con le sue note di riscontro. Nell'ultima del 30 settembre 2008 ci viene rifiutata tutta la documentazione richiesta, dimostrando la totale mancanza di trasparenza amministrativa che oltre a svilire la carica di consigliere comunale, ne impedisce di fatto lo svolgimento del proprio compito istituzionale.
La richiesta degli atti sopra riportati diventa ancora più importante in quanto il Consiglio Comunale nella seduta del 17 dicembre 2007 (delibera C.C. n. 92) avrebbe approvato la cessione dell'immobile "Ex Spontini" senza che i consiglieri comunali venissero messi al corrente di tale decisione, non comparendo tale vendita nell'atto deliberativo di riferimento in maniera esplicita e analitica come invece si sarebbe dovuto.
Infatti, la disponibilità riconosciuta al 'proponente' nel Piano economico-finanziario, di un bene immobile mai identificato catastalmente in alcun atto del procedimento amministrativo riguardante il project - financing in oggetto, non solo falsa le relazioni epistolari tra il Comune e l'organo di valutazione regionale inducendolo in errore, ma rende illegittima la stessa procedura amministrativa.
L'art.49 del TULCP stabilisce in modo tassativo i poteri del Consiglio comunale e, tra questi, riserva le competenze relative all'alienazione di immobili comunali. Sicchè è singolare che il Sindaco, senza alcuna autorizzazione definita nelle forme di rito, predisponga un Piano Economico-Finanziario, computando tra gli immobili a suo tempo messi a disposizione nel bando di gara come prezzo da pagare, anche il valore dell'immobile che va sotto il nome di 'ex Spontini' senza che lo stesso Consiglio comunale si sia pronunciato sulla sua possibile alienazione e sulla valutazione economica.
Nel Consiglio comunale del 4 dicembre scorso, opportunamente interrogato sul punto, l'ing.Ballatori prima e lo stesso Sindaco poi, hanno chiarito che il Consiglio comunale si era espresso positivamente in ordine alla volontà di cedere detto immobile in quanto esso era descritto in uno degli elaborati approvati nella seduta del 17/12/2008 con la delibera n.92.
Sul punto vanno fatte due osservazioni:
1) il punto 2 della parte dispositiva della delibera 92/2007 cita solo gli elaborati già conosciuti relativi alla delibera del 27/5/2005 n.29 e del 6/3/2006 n.22, nonchè quelli modificati a seguito di richiesta della Giunta provinciale quali 'osservazioni' alla modifica di variante al PRG. Era consapevolezza che alcuno di tali elaborati così come esplicitati ed identificati avrebbero potuto contenere riferimenti all'immobile 'ex Spontini';
2) è di tutta evidenza la 'criptazione' in un elaborato scisso dalla delibera 92/2007 così come riferito nel punto 3 della stessa parte dispositiva, della identificazione di un immobile da alienare come prezzo di compenso all'aggiudicatario della gara del 'polo universitario' senza che alcuno dei consiglieri comunali potesse ravvisarlo.
Tanto più è plausibile la volontà di sottrarre alla volontà decisoria dell'organo comunale detta possibile alienazione, quanto più è stata pervicace la volontà degli amministratori proponenti l'atto di negare la conoscenza del Piano economico-finanziario che invece prevedeva il computo del valore dell'immobile citato.
Gli scriventi sono riusciti a sapere della esistenza della vendita dell'immobile 'ex Spontini' quale ulteriore integrazione del prezzo, solo occasionalmente, visionando uno 'scampolo' di corrispondenza della Regione Marche verso il Comune, avendo lo stesso ufficio comunale responsabile del procedimento negato la visione e acquisizione di qualunque documento inerente l'ultima parte della procedura amministrativa; quella cioè riguardante le relazioni con il Nucleo di Valutazione regionale e la definizione del Piano economico-finanziario nelle sue ripetute rivisitazioni.
Ci è sembrato di ravvisare, in tutta questa vicenda, delle omissioni e delle illegittimità amministrative ben evidenziate da alcuni interventi di consiglieri comunali, che meglio potranno essere colte nel verbale del Consiglio del 4 dicembre u.s.
Si chiede infine al Presidente del Nucleo di Valutazione Regionale di verificare se esistono delibere di impegno di spesa prese dall'Istituzione Universitaria per far fronte ai costi per la gestione della mensa con un numero di pasti minimo da garantire, un numero di posti letto e di posti macchina anch'essi minimi da garantire al promotore, come pare lo stesso richieda nel Piano Economico e Finanziario presentato il 25 settembre 2008 e, non a conoscenza del consiglio comunale.
Verifichi infine se, in mancanza di atti deliberativi al riguardo, da parte del'Istituzione Universitaria , sia legittimo che l'Amministrazione Comunale prenda impegni di spesa per un soggetto terzo.
Si invitano le autorità che leggono per conoscenza, ognuno per quanto di propria specifica competenza e funzione, a verificare quanto sopra esposto in ragione delle eventuali omissioni e comportamenti irregolari e illegittimi compiute dal Comune di Ascoli Piceno, per accertare se esistono eventuali responsabilità per atti e azioni contrari all'ordinamento vigente e ai principi di contabilità pubblica, e per ristabilire chiarezza, trasparenza e legalità di tutto l'iter del project - financing in oggetto.
A tutti i soggetti in indirizzo, invieremo appena pronta, la copia del dibattito consiliare della seduta del Consiglio del 4 dicembre scorso.
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09/12/2008
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