«La spesa sociale è oggi sbilanciata sugli anziani, rispetto ai giovani. Occorre un patto intergenerazionale per scommettere sulla formazione e sul futuro». Così l'On. Savino Pezzotta nel suo lungo e articolato intervento a conclusione del convegno sulle "Vecchie e nuove povertà", organizzato dal Comune di San Benedetto del Tronto, assessorato alle Politiche della città solidale, che si è svolto sabato 17 gennaio nell'auditorium comunale.

«Chi evade le tasse ruba ai poveri», ha detto inoltre Pezzotta, «e quindi dobbiamo incominciare smettendo di predicare la moralità per gli altri, praticando la furbizia per sé. Oggi dobbiamo puntare sulla formazione e su nuove modalità di lavoro. Le una tantum come la social card non mi fanno schifo, ma sono un modo per aiutare i poveri a restare poveri. Il sostegno al reddito deve essere universalistico, altrimenti i problemi del vivere diventeranno problemi del convivere. Dobbiamo cambiare modelli culturali e stili di vita: non possiamo definirci consumatori e chiuderci in noi stessi, aprendo la falla della solitudine».

Ha aggiunto Pezzotta: «La povertà di altri continenti è infatti la nostra, in tempi di globalizzazione. E anche una pubblica amministrazione migliore è una misura a favore dei più deboli, ma restringere le risorse ai Comuni è oggi un problema. Essere poveri non è la colpa di chi non sa competere o di chi ha sbagliato qualcosa. Dobbiamo capire i diversi tipi di povertà, perché oggi non tutti i poveri sono uguali. Non possiamo dare tutto a tutti, ma almeno costruire una società decente, in cui avere un figlio non sia un fattore di rischio-povertà. Una società che impedisce di avere figli è una società che ha perso slancio vitale». Grande la partecipazione e l'attenzione del pubblico alle parole di Pezzotta e degli altri relatori.

L'assessore Emili, nel suo intervento, ha compiuto una dettagliata analisi della situazione locale, citando anche il "Rapporto sulla povertà in Italia" elaborato dalla Caritas in collaborazione con la Fondazione Zancan. Ha ricordato l'impegno del Comune nell'aumentare il fondo per il sostegno all'affitto, le cui domande sono in crescita da alcuni anni, e inoltre la creazione di strutture come le ludoteche, il centro diurno per malati d'Alzheimer, e l'assistenza a domicilio per alcune categorie svantaggiate. Ha inoltre illustrato le caratteristiche dell'economia locale, che pur potendo contare sull'importante risorsa del turismo e quindi del lavoro stagionale, registra percentuali crescenti di disoccupazione, e un disagio che chiede risposte.

Tra le soluzioni prospettate alla crisi sociale, sia gli investimenti da parte del pubblico (un punto sul quale hanno anche insistito il vicepresidente della Provincia Mandozzi e il segretario regionale Confesercenti Perazzoli, mentre l'imprenditore Tommaso Caroselli Leali ha chiesto maggiore attrattività per il territorio, in termini di infrastrutture ed efficacia della politica), sia la formazione, che diffonde una crescente capacità di muoversi nelle opportunità offerte dal mondo moderno. Oltre, ha concluso l'assessore, ad un welfare che aiuti tutti coloro che sono in difficoltà, a partire dalle famiglie, oggi composte in maniera differente che in passato. Non più, dunque un welfare calibrato su alcune categorie soltanto.

Al convegno hanno preso parte vari esponenti del mondo politico, imprenditoriale e religioso, oltre ai relatori intervenuti. Tra il pubblico erano infatti presenti i Deputati Agostini e Ciccanti, il vescovo Gestori (che ha portato il suo saluto ai presenti), l'assessore regionale Donati e quello provinciale Maroni, il consigliere provinciale Colonnella. Il convegno è stato moderato dal consigliere comunale Fernando Palestini.