Sarà la Porta del Mare a rilanciare il Porto sambenedettese? Nel pomeriggio di lunedì 19 gennaio il Sindaco Giovanni Gaspari ha di nuovo riunito attorno ad un tavolo i tecnici dell'Ufficio di Piano del Comune e quelli del gruppo Nomisma. All'ordine del giorno gli ultimi sviluppi dello Studio di Fattibilità per il recupero del porto.

Nell'ultima riunione (datata 15 dicembre 2008) il Comune aveva presentato delle proposte d'integrazione al piano presentato dai tecnici bolognesi. Sono stati richiesti chiarimenti sul futuro rapporto tra il porto, la città ed il territorio; maggiore attenzione al risparmio energetico ed un occhio particolare alle infrastrutture ed alla viabilità.

A tal proposito c'è da dire che il prof. Francesco Canestrari starebbe procedendo alla realizzazione di un progetto di reti infrastrutturali per collegare l'area portuale alla futura Bretella. Un'opera di grande respiro che darebbe nuova linfa all'intera zona.

Tornando al lavoro della Nomisma, in sintesi i tecnici avevano definito due scenari possibili: una Cittadella degli Affari e un Parco del Mare. La prima ipotesi era impostata sull'aspetto cantieristico, legato al mondo delle navi mercantili e da crociera; la seconda più verso lo sviluppo turistico. Nell'ultima riunione si è scelta quale delle due strade percorrere. E si è scelta...una terza strada che prenderà spunti sia dalla prima che dalla seconda ipotesi. Questa "terza via" ha preso il suggestivo nome di Porta del Mare.

Si stanno quindi definendo gli ultimi dettagli prima di passare alla ‘fase 3' dello Studio di Fattibilità. A detta degli esperti si tratta della fase più rapida che dovrà valutare in maniera precisa la sostenibilità tecnico-territoriale, economico-finanziaria e giuridico-amministrativa dello scenario proposto. Poi si arriverà all'effettiva realizzazione dell'opera. Dal punto di vista operativo sembra essere tramontata l'ipotesi della realizzazione di una grande STU (Società di Trasformazione Urbana). Secondo i tecnici comunali non sarebbe lo strumento più agile e veloce per arrivare al conseguimento degli obiettivi prefissati.

In tutto questo discorso entra a bomba la riqualificazione dell'area Ballarin con la Fondazione Carisap che, parola di chi ha sentito recentemente il Presidente Marini Marini, non avrebbe cambiato idea sull'investimento di 10 milioni di euro. La donazione modale (madre della ben nota situazione di stallo) sarebbe superabile con altre formule.

C'è da dire poi che San Benedetto rientra nel Piano Regionale dei Porti (vedi articoli correlati). Al rilancio del porto rivierasco verranno destinati 45 milioni di euro. Si potrà così procedere alla realizzazione del tanto atteso terzo braccio che - stando ai piani degli esperti di Viale De Gasperi - avrà una valenza turistico-commerciale ed avrà gli spazi necessari all'attracco di traghetti di media stazza. Ma il terzo braccio potrebbe accentuare il maledetto fenomeno dell'erosione costiera? Per rispondere al quesito dai vecchi cassetti degli uffici tecnici municipali spunta fuori uno studio risalente ai primi anni '90, con simulazioni "in vasca" che non hanno rilevato problematicità significative.

In ogni caso mercoledì 28 gennaio il Sindaco Gaspari ed i tecnici comunali riferiranno alla Commissione Consiliare competente gli ultimi sviluppi del progetto. In quella data si potranno certamente avere maggiori dettagli.