Il cartellone del Teatro delle Energie propone venerdì 23 e sabato 24 gennaio la doppia replica di Porcile di Pier Paolo Pasolini per la regia del grande maestro Massimo Castri per la produzione del Teatro di Roma. L'appuntamento è in esclusiva regionale ed è realizzato, con il patrocinio del Ministero Beni e Attività Culturali e Regione Marche, grazie alla collaborazione fra l'assessorato alla cultura del Comune e l'Amat, che nel ruolo di soggetto di promozione e formazione del pubblico della prosa è impegnata in modo sempre più intenso nel promuovere nelle Marche il teatro contemporaneo.

Gli attori Paolo Calabresi, Corinne Castelli, Milutin Dapcevic, Ilaria Genatiempo, Miro Landoni, Mauro Malinverno e Antonio Peligra si muovono sulle scene di Maurizio Balò (illuminate da Gigi Saccomandi e sonorizzate da Franco Visioli) per costruire una versione epico-lirica di un episodio dell'omonimo film di Pasolini del 1969. In Porcile la barriera della separatezza fra potere e individuo è altissima. Non solo il potere non ha nessuna intenzione di abbattere questa barriera, ma l'individuo (che è sempre "il diverso") la vive come unica tutela alla propria radicale trasgressione. Da una parte ci sono le "lane, formaggi, birra, bottoni - per non contare i cannoni" di una Germania "brechtiana", simile a quella dipinta dalla mano surrealista di Georg Grosz, in cui magnati potrebbero benissimo avere le sembianze di un grosso maiale. Dall'altra il venticinquenne Julian Kotz, figlio appunto di magnati, che è chiuso a riccio nel proprio mutismo per evitare il dolore del parlare di sé, pazzo del proprio "desiderio prepotente e infantile", che è per lui la sola "riserva di felicità".

Massimo Castri aveva affrontato Pasolini oltre dieci anni fa con una memorabile messa in scena di Orgia in cui venivano evidenziati aspetti interessanti e attraenti del testo proprio a partire da qualcosa che vi si nascondeva, «una corrente di emozioni che riguardano direttamente me e il pubblico: un'impossibile ricerca d'amore e una ricca teatralità». In quell'occasione Castri dichiarò che «l'attrazione dipende da quell'intuizione geniale della perversione come ricerca dell'infanzia, recupero dell'eros infantile. I personaggi tornano beatamente bambini, come Alice».

Nel pomeriggio di sabato 24 gennaio (ore 17), sempre al Teatro delle Energie farà da corollario allo spettacolo "Porcile di Pier Paolo Pasolini, un'opera semplice", guida alla visione e incontro con la compagnia del Teatro di Roma a cura di Gilberto Santini, direttore Amat e docente di storia del teatro all'Università di Urbino.

I biglietti per le due rappresentazioni sono in vendita al Comune di Grottammare, Ufficio Cultura, tel. 0735/739238 e la sera di spettacolo alla biglietteria del Teatro delle Energie. Su internet esclusivamente al sito www.vivaticket.it. Informazioni Amat 071/2072439. Inizio spettacolo ore 21,15.