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Relazione sulla sicurezza, Spacca fà la sintesi

Ancona | Il Presidente Gian Mario Spacca sintetizza il programma di interventi previsti per il 2009 in relazione al miglioramento della sicurezza nella Regione Marche.

Gian Mario Spacca

"La sicurezza è per la Regione Marche la priorità delle priorità dell'azione di governo perché attorno ad essa si coagulano le politiche del territorio, dello sviluppo e della amministrazione attiva. E' ormai patrimonio comune la consapevolezza che la sicurezza dei cittadini vada salvaguardata e sviluppata non solo, come è logico, con gli interventi sugli aspetti più propri dell'ordine pubblico (di competenza degli apparati preventivi e repressivi dello stato centrale e delle sue emanazioni periferiche), ma facendo leva anche sulle azioni riconducibili alle competenze proprie degli enti territoriali, essenziali per il mantenimento di una elevata qualità della vita, del regolare svolgimento delle attività e delle relazioni, del consolidamento dei valori della convivenza civile e della legalità. Da questo punto di vista la sicurezza è un tema complesso che va affrontato seriamente in collaborazione con tutti gli enti istituzionali, dai Comuni al governo nazionale. In base alle informazioni ricevute dall'Osservatorio sulla criminalità che proprio nei giorni scorsi si è riunito per approfondire il gradi di infiltrazione della criminalità organizzata nelle Marche, la situazione nella nostra regione, pur non essendo particolarmente critica per incremento dei fenomeni criminosi (basti ricordare i positivi risultati nella classifica sulla qualità della vita delle Province del Sole 24 Ore che al primo posto tra i 36 indicatori metteva proprio la sicurezza) non è affatto esente da una diffusa preoccupazione dei cittadini per il rischio criminalità. E i rischi concreti legati ai cambiamenti sociali a cui le nostre realtà sono e saranno sempre più esposte negli anni a venire, oltre a quelli legati ad un crescente disagio economico, non aiuteranno certo nel processo di rassicurazione sociale.

Bisogna però evitare reazioni emotive e continuare invece a lavorare su un obiettivo di lungo periodo che vede la Regione fra i protagonisti principali, attraverso politiche che contribuiscono in maniera determinante a sviluppare e consolidare quel diffuso sistema di sicurezze (urbana, ambientale, sociale, stradale, sul lavoro, alimentare) e di educazione alla legalità che rende una comunità più coesa e solidale. C'è tuttavia una questione, che non riguarda soltanto la nostra regione, ma che in generale è comune a tutto il sistema delle autonomie, ed è quella delle modalità con le quali la collaborazione interistituzionale è posta in essere, nella scrupolosa attenzione al rispetto delle competenze, ma anche nel necessario riconoscimento di ruolo e responsabilità che Regioni, Province e Comuni svolgono sui temi della sicurezza, elementi che i provvedimenti del governo nazionale non hanno finora preso nella giusta considerazione. Sarebbe inoltre riduttivo pensare che gli interventi regionali per la sicurezza dei cittadini si limitino a quanto viene messo finanziariamente a disposizione o che tali finanziamenti possano essere ricompresi in altri campi di intervento. In termini di costi-effetti, piuttosto che ogni agenzia intervenga da sola sullo stesso territorio e per lo stesso problema, sarebbe meglio "unire le forze" risparmiando risorse e coordinando le azioni. Voglio ricordare che in tale prospettiva opera a pieno regime il Dipartimento per le Politiche integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile. E voglio anche sottolineare l'importanza degli interventi regionali sia nella riduzione degli incidenti sul lavoro grazie alla collaborazione istituzionale e di intervento operativo, che degli incidenti stradali, in particolare le "stragi del sabato sera", con le iniziative di sensibilizzazione davanti alle discoteche per cercare un contatto con i più giovani. Risultati importanti, ma non tanto da poter abbassare la guardia. Per questo per il 2009 abbiamo un preciso programma di interventi:

a) politiche di intesa e di collaborazione con gli organi dello Stato Nelle settimane scorse abbiamo inviato una lettera al Ministro Maroni con l'obiettivo di istituire un tavolo di lavoro.

b) bando per il sostegno alla progettazione degli enti locali in materia di sicurezza

c) attività di ricerca, documentazione e informazione

d) Convocazione 4^ Conferenza regionale sulla sicurezza

e) proposta di legge in materia di polizia locale.

In questa azione a favore della sicurezza un ruolo importante sarà svolto dalla tecnologia, attraverso tutti gli strumenti a disposizione, a partire dalla videosorveglianza".

20/01/2009





        
  



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