Iscrizione nel registro degli indagati per l'autista del pullman che Lunedì pomeriggio si è ribaltato sulla strada Castiglionese, all'altezza del km 2, con a bordo circa 50 studenti.
Il Sostituto Procuratore della Repubblica di Fermo, Raffaele Iannella, ha aperto un fascicolo a riguardo e la procedura, a meno che non si proceda ad un'inchiesta contro ignoti, prevede l'iscrizione di almeno un indagato. Un atto dovuto, non si tarda a chiarire, con il quale proseguono le indagini su quella che poteva essere un'autentica strage ma che si è risolta con un numero tutto sommato contenuto di feriti, grazie alla presenza di alberi e arbusti al margine della carreggiata teatro dell'incidente che hanno provvidenzialmente fermato l'autobus evitando il rotolare dello stesso nella scarpata sottostante la strada.

Confermati i dati secondo i quali l'autista, un altidonese di 54 anni, non è risultato positivo all'alcool test. Si pensa quindi ad una tragica fatalità anche se non è del tutto tramontata l'ipotesi della distrazione dovuta al parapiglia fra studenti all'interno del bus.
Studenti che stanno meglio e che sono quasi tutti stati dimessi, ne rimangono in degenza sei, gli altri 33 sono tornati a casa. Le prognosi formulate sono tra i 3 e i 40 giorni tranne che per la 19enne di Montefiore che ha riportato la frattura del bacino e per la quale si prevedono tempi di convalescenza più lunghi.
Rammaricati e sinceramente addolorati presidente e direttore della Steat, Alessandrini e Rutolini, che parlano di tragica fatalità ma che non hanno minimamente intenzione di sottrarsi alle loro responsabilità. Proprio per questo hanno disposto che l'autobus in questione, un Setra di 10 anni, venga accuratamente ispezionato, la Procura nona aveva dato disposizioni di questo tipo, al fine di fugare ogni dubbio su un possibile guasto meccanico all'origine dell'incidente.