La Recanatese vince contro il Centobuchi, ma è una vittoria che si tinge di giallo. Tra il primo e secondo tempo si è verificato un’irregolarità tecnica. La squadra leopardiana, ha sostituito la divisa senza che il direttore di gara svolgesse nuovamente l’identificazione dei giocatori, secondo le carte federali. Errore tecnico, pertanto la gara va ripetuta.

Neppure l’arbitro se ne è reso conto. Errore gravissimo, ma la dirigenza leopardiana doveva avvertire e premunirsi per la nuova identificazione dei giocatori. Pertanto il Centobuchi ha presentato reclamo anche perché, sembra che nel secondo tempo abbia giocato un ragazzo non in elenco.

Ma veniamo alla gara, dove per il Centobuchi doveva essere il riscatto, dopo il ko subito in casa con il Chieti, invece è stata ancora una volta una gara da dimenticare sotto tutti i punti di vista. Uno sfacelo. E’ vero che nella formazione di mister Pruzzo mancavano ragazzi importanti, d’esperienza, come il tecnico aveva preannunciato alla vigilia, ma incassare tre gol nei primi venti minuti fa riflettere tutti.

La mancanza di proposizione al gol è stato il punto dolente della squadra, anche se è mancato lo zoccolo duro del centro campo. Significa che il lavoro di qualità svolto in questi ultimi giorni non ha prodotto l’effetto voluto. Ragazzi visti in campo spaesati, poco determinati, irriconoscibili, poco voglioso, anche coloro che si sono sempre distinti. Colpa del terreno di gioco o di confusione mentale?

Finito l’entusiasmo iniziale del cambio allenatore, l’inserimento nell’organico di altri ragazzi, ampliando notevolmente la rosa non è bastato e questo fa riflettere per il proseguo del torneo guardando la classifica, la zona ply-aut che si è avvicinata fa rabbrividire.

Il patron Marco Mongardini è molto amareggiato e ha dichiarato:”Per rafforzare ulteriormente la squadra non ho voluto intervenire coinvolgendo ragazzi già accasati in rispetto alle loro società di pertinenza. I migliori di categoria erano già sistemati, pertanto, avrei solo fatto screzi alle società stesse. Recuperando gli infortunati e squalificati, diremmo ugualmente la nostra. Sono fiducioso. Per lavoro sono stato fuori, ma ora mi vedranno nuovamente vicini durante gli allenamenti e verificherò di persona”.