In Provincia un faccia a faccia sul credito
Ascoli Piceno | Massimo Rossi: "A fronte di un intervento con denaro pubblico, anche le banche devono essere coinvolte in un percorso virtuoso di sostegno all'economia".
Un momento della riunione del tavolo provinciale di coordinamento per la programmazione economica tenutasi ieri a Palazzo San Filippo.
I componenti del tavolo hanno, innanzitutto, riconosciuto il merito della Provincia di aver, per la primo volta, messo a confronto in una sede istituzionale rappresentanti del mondo produttivo e delle banche tra i quali si è sviluppato un confronto a tutto campo sulle criticità attualmente esistenti nei rapporti bancari ed acuite dalla crisi generale.
In particolare dalle categorie produttive sono arrivate richieste di agire su alcuni fronti ben precisi. Il primo è quello dei tempi di conclusione delle istruttorie, che spesso sono tali da vanificare l'efficacia di strumenti come il Fondo di Solidarietà istituito dalla Regione a cui, lo ricordiamo, la Provincia ha aderito con una dotazione di un milione di euro.
Il secondo è la necessità che gli istituti di credito, a fronte dell'intervento pubblico volto al consolidamento del debito a breve termine delle imprese, si impegnino a mantenere aperta la disponibilità di credito a breve per quelle aziende che mantengono intatta la loro potenzialità imprenditoriale ma che soffrono per la gravissima congiuntura del momento.
Il terzo punto posto all'attenzione del Tavolo è stato quello della certezza dei valori dei tassi di interesse, in particolare per quanto riguarda gli "spread", cioè il "ricarico" applicato sui prestiti che si somma al tasso di riferimento.
"Queste istanze sono state da noi recepite - ha spiegato il presidente della Provincia Massimo Rossi, molto soddisfatto per la costruttività del dibattito che è scaturito - per questo ci siamo impegnati a far sì che la Regione, titolare del fondo, si faccia promotrice di un protocollo d'intesa preventivo con le banche affinché queste ultime si impegnino nelle direzioni indicate. A fronte di un intervento con denaro pubblico, anche le banche devono essere coinvolte in un percorso virtuoso di sostegno all'economia: consolidare il debito chiudendo i rubinetti dell'elasticità di cassa sarebbe un danno per le imprese più che un sostegno per la loro ripresa. Da parte nostra - ha aggiunto Rossi - lavoreremo direttamente sul nostro territorio in due direzioni: effettuare una ricognizione sui prodotti di sostegno specificamente pensati per le imprese, come ad esempio i prestiti d'onore o linee agevolate , e lavorare per un accordo in sede locale che, andando oltre quanto potrà essere stipulato a livello regionale, dia certezze alle nostre imprese sia in materia di tempi di istruttoria sia sui costi e sulle condizioni di un adeguato accesso al credito".
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29/01/2009
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