Daniele Primavera: «Mi autosospendo dalla maggioranza»
San Benedetto del Tronto | Vista la situazione politica nazionale e locale il consigliere comunista ha deciso di congelare la sua posizione nella maggioranza di governo cittadino. Verdi e SD lo appoggiamo e rilanciano. Mentre dal Pd potrebbero giungere clamorose novità.
di Redazione
Daniele Primavera in conferenza stampa
Situazione nazionale e locale. Un cocktail esplosivo d'eventi sta mettendo a dura prova la compattezza del centro-sinistra italiano. L'accordo tra Pd e Pdl che produrrà la modifica della legge elettorale per le prossime elezioni europee (con lo sbarramento al 4%), e gli ultimi sviluppi della ben nota querelle sulla divisione della Provincia tra Ascoli e Fermo sono litri di benzina che alimentano un fuoco ardente ormai da mesi.
In questo contesto s'inserisce la decisione di Daniele Primavera, consigliere sambenedettese di Rifondazione Comunista, di autosospendersi dalla maggioranza. Il giovane consigliere comunale lo ha annunciato oggi - venerdì 30 gennaio - nel corso di una conferenza stampa appositamente convocata. Una decisione che - per ora - riguarda solo Primavera. L'assessore comunista Settimio Capriotti rimarrà al suo posto e nel pieno delle sue funzioni.
«Stanno venendo meno le condizioni per continuare l'alleanza con il Pd - afferma Primavera - sarà molto difficile portare avanti i nostri obiettivi di mandato, mi riferisco ad esempio alla costituzione del Parco Marino o alla realizzazione della Bretella collinare».
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la decisione di buona parte del Partito Democratico di aderire ad una manifestazione contro Massimo Rossi in programma domani - sabato 31 gennaio - ad Ascoli, alla quale parteciperanno anche illustri esponenti del centro-destra.
«L'ultima parola spetterà al mio partito. - conclude l'esponente del PRC - Le segreterie provinciali e regionali si riuniranno in tempi brevissimi, rimetto a loro la decisione definitiva. Nel frattempo non parteciperò più alle riunioni di maggioranza e mi riservo di valutare criticamente ogni punto all'ordine del giorno dei prossimi Consigli Comunali»
Si dice in accordo con Primavera l'Assessore all'Ambiente Paolo Canducci (segretario provinciale dei Verdi). «Da Roma ci è arrivato l'ordine di abbandonare il tavolo di discussione con le altre forze del centro-sinistra per le prossime elezioni provinciali", afferma l'avvocato non escludendo che anche Andrea Marinucci, suo collega di partito che siede in Consiglio Comunale, possa seguire la strada tracciata da Primavera. «Entro poche ore ci riuniremo e decideremo sul da farsi».
Una situazione liquida che potrebbe sfociare in clamorosi sviluppi. I ben informati, infatti, dicono che nello stesso Partito Democratico, dopo le fibrillazioni delle scorse settimane, la situazione sia tutt'altro che calma. Non è dunque da escutere che nelle prossime settimane uno o più consiglieri del Pd possano ‘rompere gli indugi' ed uscire dalla maggioranza. Con conseguenze facilmente prevedibili.
In questo delicato contesto entra a bomba la nota stampa della Sinistra Democratica di San Benedetto del Tronto - arrivata in Redazione nella serata di giovedì 29 gennaio - che qui riportiamo integralmente:
La proposta del PD di sbarramento elettorale del 4% alle europee, se sarà approvata (cosa fortemente probabile visto il consenso di tutte le forze politiche in parlamento, "moralisti" dell'IDV compresi) sarà un vero e proprio furto di democrazia. Infatti impedirà ad una parte grande del paese, gli elettori e le elettrici di Sinistra e quelli che non si riconoscono in Pd e Pdl, di essere rappresentati nel futuro Parlamento europeo.
E questo avverrà perché Walter Veltroni, segretario di un partito in perdita vorticosa di consensi, per tentare di arginare la catastrofe elettorale è disposto a svendere il consiglio di amministrazione della Rai, la riforma della giustizia strenuamente voluta da Berlusconi, un falso e disastroso federalismo che serve da fiore all'occhiello di Bossi, pur di ottenere lo sbarramento al 4%, e continuare con la falsa propaganda del voto utile e della non dispersione dei consensi.
Occorre pertanto che tutte le forze politiche della Sinistra reagiscano in maniera netta e radicale, anche a livello locale. Per questo SD chiede agli assessori delle forze della Sinistra presenti in giunta (RC, Verdi e Socialisti) di autosospendersi immediatamente dalla carica ed ai consiglieri comunali degli stessi partiti di non partecipare più alle sedute del Consiglio, fino a quando il PD non deciderà di tornare sui propri passi.
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30/01/2009
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