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La Lega Pro se non fa tendenza, poco ci manca

San Benedetto del Tronto | L'Hellas ha la più alta media spettatori della Lega Pro, ma anche in Romagna c'è grande seguito. Cremonese con quattromila presenze a partita.

di Guido Favelli

La nuova Lega Pro tiene botta alla voce spettatori, in barba alla crisi economica. Considerato il restyling della vecchia serie C messo in atto dal presidente Macalli, il portafoglio sempre più vuoto dei tifosi a causa della grave crisi economica e le molte trasferte vietate dall'Osservatorio per motivi di ordine pubblico, negli stadi della terza serie è stata scongiurata la fuga.

Certamente, non bisogna fare salti di gioia, ma si vivacchia. La tendenza non è così distante dalla stagione scorsa e neppure mettendo a confronto le statistiche degli ultimi cinque anni. Al termine del girone di andata, dopo 17 gare, sommando i due gironi di Prima Divisione, la media generale degli spettatori si attesta intorno ai 2.450 a partita.

La flessione, tuttavia, è quasi impercettibile visto che nello scorso campionato la media generale era stata di 2.721 spettatori per gara. A fare la voce grossa è il girone settentrionale grazie a realtà importanti e popolose: Verona su tutte (10.534 spettatori comprendendo anche i biglietti omaggio), lo stesso pubblico, per fare un paragone di Parma e Bari nella serie cadetta. Nel girone meridionale domina il Foggia con quasi 4mila presenze fisse sugli spalti dello "Zaccheria".

Seguono a ruota Perugia ( 3.868), Ternana ( 3.140), Cavese (2.601) e Juve Stabia (2.590). Il trend del girone, tuttavia, è negativo: una perdita media di quasi 700 spettatori rispetto alla passata stagione. Più pieni gli stadi della Seconda Divisione in particolar modo nel girone C (1.502). Il dato complessivo è senza dubbio "gonfiato" dal pubblico straripante di Cosenza (oltre 5mila) e Catanzaro (quasi 2.500) che insieme sfiorano quasi le 8mila presenze. Cifre da capogiro con il record di presenze raggiunto nella sfida Cosenza - Catanzaro, che ha visto una cornice di pubblico al "San Vito" di oltre 12mila spettatori.

Dunque da un'attenta analisi dei dati degli spettatori che hanno affollato gli stadi nel girone d'andata, si può chiaramente dedurre che la terza serie richiama attenzione e in alcuni casi senza paura di confronti con le categorie superiori.

I casi di Verona, Cesena e Cosenza fanno scuola. Ma non ci sono solamente le big a suffragare la bontà di un sistema. Basti infatti pensare, da un lato, alle tante realtà che, in virtù della grande tradizione, anche in Lega Pro riescono a mantenere l'affetto dei propri tifosi (Foggia, Perugia, ma anche Cremonese e Padova) e dall'altro al tifo di chi i grandi palcoscenici vuole tornare a calcare dopo anni di assenza come Ternana, Cavese, Spal e Catanzaro.

06/01/2009





        
  



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