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“Foibe. Per non dimenticare”

Ascoli Piceno | Questo è il tema del convegno commemorativo in programma domani, venerdì 13 febbraio, con inizio alle ore 11.00, presso la sala della Ragione del palazzo dei Capitani del Popolo.

Un monumento a ricordo delle vittime delle foibe (foto d'archivio)

Il convegno, organizzato dal Comune di Ascoli Piceno, dall'Assemblea legislativa della Regione Marche e dall'Associazione Identità Europea, con gli interventi di Gianni Ruzzier, esule da Tirano, e di Cesare Catà, storico della filosofia, proporrà un momento di riflessione sulla terribile pagina di storia a cui fa riferimento il Giorno del Ricordo, quella che interessò i territori dell'Istria a partire dall'autunno del '43, subito dopo l'armistizio, fino al 1947, dove furono rastrellate, deportate e uccise migliaia di persone, per lo più italiani, dai partigiani dell'esercito di Tito.

Nell'Istria abbandonata dai soldati italiani e non ancora controllata dai tedeschi, i partigiani slavi gettarono nelle foibe (fosse rocciose profonde fino a 200 metri) centinaia di cittadini italiani considerati "nemici del popolo".
Ma fu nel 1945, durante i quaranta giorni dell'occupazione jugoslava, dall'ingresso di Tito il 1 maggio fino all'arrivo delle truppe anglo - americane a metà giugno, che la carneficina delle foibe raggiunse l'apice dell'orrore.

Furono arrestati fascisti, anti-fascisti e partigiani, cattolici ed ebrei, uomini, donne, vecchi e bambini, industriali, agricoltori, pescatori, poliziotti e carabinieri, militari e civili, secondo un disegno che prevedeva l'epurazione attraverso torture, fucilazioni e infoibamenti. La violenza e l'efferatezza delle esecuzioni, precedute spesso da processi sommari, torture e linciaggi, determinarono l'esodo che nel dopoguerra allontanò quasi tutta la popolazione italiana dall'Istria.

In memoria delle vittime delle foibe e del genocidio anti-italiano commesso dagli jugoslavi e dell'esodo giuliano-dalmata, con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, si celebra il Giorno del Ricordo:"al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".

Al convegno di domani, prenderanno parte il sindaco Piero Celani, il vice sindaco e assessore alla Cultura, Andrea Maria Antonini, l'assessore alla Pubblica Istruzione, Gianni Silvestri, e il consigliere regionale Guido Castelli.
Ad ogni studente presente (sono stati invitati gli istituti superiori cittadini) verrà donato il libro "Memorie di sangue. Genocidi del ‘900", di autori vari, edizioni Il Cerchio.

12/02/2009





        
  



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