Un aiuto concreto per le famiglie colpite dalla crisi economica ed occupazionale. In un momento particolarmente difficile il Comune di San Benedetto non sta fermo a guardare e si attiva per lenire le sofferenze di molte persone, toccate da questa dura convergenza socio-economica.

Di costa stiamo parlando? E' presto detto. Sono pronti circa 35mila euro per garantire dei buoni mensa gratuiti ai bambini con genitori in difficoltà. Il provvedimento è valido per gli iscritti alle scuole materne, elementari e medie. Possono richiedere il bonus le famiglie residenti a San Benedetto con un componente disoccupato, cassintegrato, o in mobilità. Oppure famiglie residenti con 2 figli a carico con un reddito ISEE non superiore a 5.309,61. Infine famiglie residenti con 3 o più figli a carico con un reddito ISEE non superiore a 7.888 Euro.

I dettagli dell'iniziativa sono stati presentati martedì 24 febbraio in conferenza stampa dal Sindaco Giovanni Gaspari, dall'assessore alle Politiche Sociali Loredana Emili, dal Dirigente di Settore Pietro D'Angeli e dalla dottoressa Simona Marconi che si è occupata del procedimento.

Il contributo sarà elargito attraverso un bando che il comune pubblicherà il primo di marzo. Sarà accessibile fino al venti dello stesso mese. Tutti gli interessati potranno rivolgersi all'URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) oppure collegarsi al sito web del Comune www.comunesbt.it. Materialmente il contributo avverrà attraverso la ricarica della Junior-Card, la carta magnetica utilizzata per il pagamento dei buoni mensa.

Stando ai calcoli del Settore Servizi alla Persona sono circa 300 le famiglie potenzialmente interessate dal bonus mensa che coprirà l'anno scolastico in corso partendo dal mese di marzo fino al termine della scuola.

Sempre per fornire un aiuto alle famiglie in difficoltà è stata alzata la no-tax area riguardante l'addizionale comunale Irpef. Saranno esentati tutti i contribuenti dal reddito annuo inferiore o uguale a 9.000 Euro. Prima ci si fermava a 8.500. Un provvedimento che "costerà" al Comune circa 22mila euro.

Purtroppo alcuni bambini sono stati ritirati dalla mensa perché i genitori non potevano più permettersela. «Stiamo lavorando affinché nonostante questa crisi tutti i cittadini possano continuare a vivere in un modo dignitoso», afferma con forza il Sindaco che prosegue: «Ritirare un figlio dalla mensa perché non si è in grado di pagarla è devastante sia per i genitori e per il bambino. Siamo consapevoli che la situazione è difficile, ma con queste azioni vogliano dire al cittadino in difficoltà "non sei solo, le istituzioni ti sono vicine"»