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La Retara, "E adesso dove la metto?"

San Benedetto del Tronto | Non condivido l'ideologia del cambiamento a tutti i costi,anche se talvolta il cambiamento è opportuno,ma non in questo caso! Per Piazza Matteotti non sarebbe più giusto pensare ad un percorso che susciti una riflessione sui valori della cultura marinara?

di Gabriella Ceneri*

Carissimo Direttore, non comprendo sinceramente la scelta di pubblicare un editoriale sulla retara, che resta visibile sulla home page per alcuni giorni, a fronte della pubblicazione del nostro intervento sepolto solo dopo poche ore nell'oblio degli archivi. Sai benissimo, come me, che lo spostamento della Retara è stato deciso dopo aver valutato quello dell'Ancora, reso impossibile, nel luogo prescelto ad accogliere una scultura tra quelle da sfrattare dalla piazza Matteotti, dalle sue dimensioni.

Anche il responsabile comunale aveva avuto quindi delle remore a spostare la Retara, ma poi ha prevalso la logica del "E adesso dove la metto?" come facciamo nelle nostra abitazioni quando un soprammobile un po' voluminoso diventa difficile da gestire, alla luce di un nuovo acquisto e lo collochiamo in un angolo, dove sicuramente è meno visibile, ma tutto sommato si trova ancora in casa e non è finito nello scatolone in garage.

Ma si può progettare l'arredo della città con questa logica? Non sarebbe più giusto pensare ad un percorso che susciti una riflessione sui valori della cultura marinara? La piazza Matteotti forse, voleva rappresentare questo, con la Chiesa, la Fontana, l'Ancora e la Retara.

L'ideologia del cambiamento a tutti i costi non la condivido... anche se talvolta il cambiamento è opportuno, ma non in questo caso! Comunque se vogliamo cambiare collocazione ad un'opera d'arte, pregna di significato come la Retara, facciamolo con un criterio diverso da quello discriminante ( in questo caso) delle mere dimensioni e soprattutto parliamone con la città, se non vogliamo parlarne con le associazioni che hanno donato la scultura.

Su facebook molti giovani si sono iscritti al gruppo che ho fondato "quelli che vogliono che la Retara resti al suo posto". Evidentemente "questo " "cambiamento" non piace neppure a loro...

*Presidente Rotary Club San Benedetto del Tronto

26/02/2009





        
  



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