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Via Barro, una questione aperta. I cittadini rispondono all'assessore

Ascoli Piceno | Ecco il punto di vista di una cittadina, dopo quello dell'amministrazione comunale a firma dell'assesore competente.

di Redazione

(foto d'archivio)

Riceviamo e pubblichaimo una lettera di Alessandra Tofani "nata e cresciuta insieme all'albero di via Barro" - come si è firmata - sulla vicenda dell'abete rosso e di tutte le polemiche sorte per la riqualificazione del giardino.

Come cittadina mi sento in dovere di esprimere le mie considerazioni di fronte al "problema dell'albero di Via Barro". Premetto che tutto quello che si scrive e si sta facendo è inqualificabile! Chiedo a tutti i cittadini e ai lettori: ma con tutte le problematiche che abbiamo (disoccupazione, alcolismo droga,disagio giovanile) la presenza di un albero in un progetto può essere un problema? Vergogna, vergogna vergogna.

Non deve passare per la testa di nessuno e tanto meno per chi ci rappresenta l'idea di abbattere un albero secolare, sano e che non crea problemi alla cittadinanza. Ho letto che alcuni residenti del quartiere sono favorevoli al taglio; ma perchè non ci diciamo la verità? Sono favorevoli si,poveretti!! pur di vedere riqualificato il giardino accetterebbero il taglio dell'albero. Grazie all'amministrazione che non ha permesso alcuna alternativa: o il giardino o l'albero.

Si fanno tante belle chiacchere e ci si ingegna su come salvaguardare i cittadini dagli scarichi inquinanti, su come rendere la città vivibile e noi, in risposta a queste verità che cosa facciamo? Ricordo che quando frequentavo la scuola media(anni 60) c'era un giorno dedicato alla "festa dell'albero" e nel giardino antistante l'edificio scolastico piantai con il preside,gli insegnanti e i compagni dei piccoli arbusti.oggi che cosa trasmettiamo alle generazioni future? Ci siamo dimenticati del prezioso beneficio delle piante? Riflettiamo su questo!

Invito tutti i cittadini a venire in via Barro ed osservare la bellezza maestosa ed austera dell'albero che contrasta con le rue,con il bianco del travertino per non parlare poi dell'ombra in estate, del cinguettio degli uccelli,dell'ossigeno che produce;puntualizzo che stiamo in città e non in campagna.
Qualcuno afferma che un albero può essere ricettacolo di escrementi allora bisogna tagliare tutti gli alberi e il verde della città! Mi sorprende come un architetto,un assesore possano riqualificare un giardino del centro storico abbattendo un albero secolare. Ma non è un'utopia!

Mi sento onorata, orgogliosa e combattiva di scrivere tutto ciò ma nello stesso tempo amareggiata nel vedere amministrazioni pubbliche che invece di salvaguardare il verde cittadino lo danneggiano. Assessore Travanti pensi che brava persona sarebbe se operasse nel rispetto della sua città e dei cittadini.

Dichiara che durante i suoi interventi con tanto di camion e motosega c'è poca partecipazione, ma non si chiede che la gente per campare va a lavorare? Alla luce di tutto questo non è più semplice rivedere con umiltà il progetto? Ne guadagnerebbe la sua professionalità. Perchè ridursi e costringere il semplice cittadino a fare le sceneggiate?

03/02/2009





        
  



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