Erano circa le 20. Una serata come tante con una giovane donna che, al termine della giornata di lavoro, si accingeva a raggiungere la macchina per far rientro a casa. Siamo in pieno centro a Porto San Giorgio, Viale della Vittoria nei pressi del circolo tennis, a pochi passi dalla centralissima Via Oberdan.

Una sensazione di esser seguita spinge la donna ad accelerare il passo nel tratto di strada che la separa dalla sua macchina. Lo accelera fino al punto di iniziare a correre per aprire in fretta la portiera, ingranare la prima e fuggire. A quel punto la certezza che quella di esser seguita non era semplicemente una sensazione. Infatti nei concitati istanti in cui stava mettendo in moto l'auto un uomo, il tale che la seguiva, tenta di aprire lo sportello lato passeggero, invano.

Quella che poteva tramutarsi in aggressione, rapina, violenza si risolve con una grande paura ed una corsa in macchina da parte della donna la quale decide di dimenticare questa brutta storia senza nemmeno passare dagli uomini in divisa.
Nessuna denuncia, forse per la sfiducia nei confronti delle Forze dell'Ordine, forse per paura di ritorsioni. L'episodio è sconcertante, sia perché il tutto è successo in vie centralissime, in orari in cui la gente è ancora in giro e soprattutto perché la donna ha deciso di tacere sull'accaduto.

I cittadini residenti in zona, e non solo, hanno parlato di bande di ragazzi che quasi tutte le sere stazionano in quelle vie compiendo atti vandalici, scorribande, danni alle auto e addirittura aggressioni, come quella di Lunedì scorso, in luoghi vicinissimi ad abitazioni e negozi. A questo vanno aggiunti i furti e le rapine, recenti, ai danni di esercizi commerciali: l'intervento di personale preposto alla salvaguardia della pubblica sicurezza è necessario.