Nei giorni scorsi la sede di Confindustria ad Ascoli Piceno ha ospitato un incontro delle aziende che operano - in sede provinciale - nel comparto metalmeccanico, settore che sembra essere tra i più colpiti dalla attuale crisi: l'incontro presieduto dal presidente della sezione metalmeccanici Ravanesi, ha visto partecipare su delega del presidente Federici, anche il vice presidente dell'organizzazione imprenditoriale Tommaso Caroselli Leali.

Oggi il vice presidente Caroselli Leali pone l'accento sull'importanza del settore e sulla attuale situazione precisando che "si è trattato di un incontro allargato anche ai non associati, tenuto conto che la gravità del momento suggerisce di superare le normali distinzioni per ritrovarsi in un comune fronte di emergenza, e si è trattato di un evento straordinario che ha visto non solo la presenza ma la attiva partecipazione di uomini che raramente si allontanano dal loro posto di lavoro".

Il vice Presidente di Confindustria Ascoli Piceno prosegue, segnalando che "gli interventi sono stati numerosi ed hanno evidenziato i due punti fondamentali; quello della mancanza di lavoro e quello relativo alla difficoltà di accesso al credito, con gravissima preoccupazione per la sopravvivenza delle aziende che rischiano di perdere in primis il loro patrimonio più importante quale è quello degli uomini".

Continua precisando che "sono state riportate situazioni, evidenziate problematiche, avanzate proposte; con particolare riferimento alla tematica del credito, comune denominatore è risultata essere la questione del "Rating" sia dal punto di vista della sua formulazione (oggettività e composizione delle variabili che ne determinano la attribuzione-codifica) che della eventuale obbligatorietà di elaborazione nonché comunicazione-notifica da parte degli istituti di credito alle aziende".

Un auspicio "confidiamo nel lavoro che gli organi centrali di Confindustria stanno svolgendo nelle sedi governative ma, al più presto, confidiamo altresì negli incontri che potremo avere con le autorità sia provinciali che regionali affinché si possano salvare i posti di lavoro e non vadano perse nè le competenze né l'identità delle imprese, tentando, per quanto nelle nostre possibilità, di sciogliere i nodi che tengono prigioniero il sistema, a cominciare dal credito".