La vittoria dell'orgoglio. Come altro potremmo definire un successo cercato e difeso con le unghie e con i denti da una compagine che ha affrontato a proprie spese gli oneri economici della trasferta in quel di Monza?

Non crediamo di fare retorica nel definire la vittoria di Palladini e compagni come un qualcosa di commovente, che ha toccato tutti noi nel profondo: è stata la più bella dimostrazione al popolo rossoblu di quanto valga l'attaccamento alla maglia e al contempo la risposta più efficace alle bizze e ai colpi di coda di una presidenza che ha abbandonato la nave proprio nel momento in cui avrebbe dovuto condurla in porto.

Davvero nessuno avrebbe infatti scommesso un solo centesimo sulla vittoria dei rossoblu in terra di brianza: e invece, ecco, nel momento più buio e più difficile, venire fuori l'orgoglio di una squadra che con tutta la propria forza e determinazione urla la propria volontà di non arrendersi e di continuare a lottare, ora più che mai, fino all’ultimo secondo dell’ultima partita.

Il gap che separa la Samb dalla sest'ultima si è accorciato a sette punti, un margine ancora considerevole, ma tale da permettere ancora di coltivare la speranza di aggancio proprio nei confronti della squadra di Sonzogni, che rappresenta, ora, la prima squadra fuori dalla zona playout.

Ora davvero più che mai, ora che la squadra è senza una guida societaria, la città deve dimostrare che la Samb è di San Benedetto, che questi colori appartengono in primis ai suoi tifosi, perchè sono i tifosi quelli che amano e vivono per la Samb, sono loro che la domenica vanno allo stadio e gioiscono, si arrabbiano, inveiscono, palpitano, a volte anche piangono per le sorti della squadra che hanno nel cuore.

Un club che ha fatto la storia del calcio italiano e che è patrimonio dell'intera città non meritava di ricevere un simile trattamento da una presidenza che dato tanto - e questo le va riconosciuto - ma che ha anche ricevuto tanto da questa realtà.

Stringiamoci dunque intorno agli "eroi" di Monza affinchè quest'impresa possa essere davvero la miccia che d'un colpo faccia tornare la Samb e il suo popolo sportivo quel binomio vincente che per tanti anni è stato l'incubo delle squadre che calcavano in trasferta il terreno del mitico Ballarin.

Domenica, quando al Riviera i rossoblu incroceranno i tacchetti contro la Cremonese, facciamo in modo che il popolo rossoblu possa trasformare lo stadio in un "sambodromo".

Sarebbe la più eloquente lezione ai Tormenti e allo stesso tempo la più bella risposta che il tifo sambenedettese possa dare per attaccamento alla maglia dimostrato dagli 11 leoni di Monza. Il miracolo è ancora possibile.