Dilettanti, è di nuovo allarme 5 per mille
Roma | Le associazioni sportive dilettantistiche, circa 85mila, sarebbero al momento fuori dalla possibilità di accedere al riparto, al quale possono accedere invece gli enti di promozione sportiva. Il presidente della LND Tavecchio pronto a sospende tutto.
Non c'è pace sul percorso che porta al 5 per mille: anche quest'anno, infatti, torna l'allarme per le società dilettantistiche delle Federazioni Sportive, che rischiano di restare fuori dal riparto, al quale invece già possono accedere gli enti di promozione sportiva.
L'allarme lo ha rilanciato oggi il presidente della Lega Nazionale Dilettanti della Figc Carlo Tavecchio, intervistato da Il Sole 24 Ore: "Sappiamo che il decreto è già stato firmato dal Ministro Tremonti. Per adesso, nella procedure per l'assegnazione delle risorse del 5 per mille, siamo fuori. E non so se si tratta di una svista. Di certo non possiamo accettare questa situazione. Sono già intervenuto presso il Coni: il presidente Petrucci mi ha detto che ha avuto un colloquio con il Ministro dell'Economia. O si trova una soluzione che colmi questa lacuna, oppure già da martedì potremmo procedere con la sospensione dei campionati".
L'amarezza del presidente della LND è condivisa dalla base delle società sportive dilettantistiche, circa 85mila in Italia considerando tutte le Federazioni Sportive; i tempi tra l'altro sono stretti: la domanda per l'iscrizione negli elenchi dei possibili destinatari del beneficio per quest'anno va presentata all'Agenzia delle Entrate, in via telematica, entro il 20 aprile.
Al momento, secondo le istruzioni anticipate dall'Agenzia delle Entrate sul proprio sito internet, in attesa del decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze ad oggi ancora non pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale", possono partecipare al riparto del cinque per mille per l'anno 2009 esclusivamente le associazioni sportive dilettantistiche che svolgono una rilevante attività sociale.
Ma secondo uno schema di decreto circolato nei giorni scorsi e anticipato proprio da "Il Sole 24 Ore" potrebbero accedere al beneficiale associazioni, nella cui organizzazione è presente il settore giovanile, "che sono affiliate a uno degli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni". Quelle affiliate alle federazioni sportive, invece, sarebbero escluse.
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13/04/2009
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