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Inaugurazione tra "vip" per l'Annunziata

Cossignano | Grande soddisfazione per il sindaco De Angelis che, in occasione dell'inaugurazione della Chiesa dell'Annunziata, ha visto una platea e dei relatori davvero d'eccezione.

di Francesca Poli

Un momento dell'inaugurazione

Grande soddisfazione per il sindaco di Cossignano Roberto De Angelis. La motivazione è l'inaugurazione ufficiale della Chiesa dell'Annunziata, gravemente danneggiata durante il terremoto molisano del '97, e che ora ha finalmente visto la fine dei lavori di riparazione.

Presenti all'evento molte autorità tra cui l'assessore regionale Sandro Donati, il consigliere regionale Antonio D'Isidoro e l'assessore provinciale alla cultura Olimpia Gobbi, che con la loro partecipazione continuano a testimoniare l'attenzione anche per le piccole realtà come Cossignano che rappresenta il comune più piccolo della nuova provincia di Ascoli Piceno.

Anche Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Gervasio Gestori, impossibilitato a partecipare, ha voluto comunque essere partecipe grazie ad un intervento telefonico e a due sostituti d'eccezione, come il parroco don Nicola Spinozzi e l'emerito parroco Don Luigi Illuminati, che hanno benedetto il luogo. Nutrita ed autorevole anche la presenza dei sindaci Giovanni Gaspari di San Benedetto del Tronto, Luigi Merli di Grottammare, Lucio D'Angelo di Offida, Paolo D'Erasmo di Ripatransone e dei comuni limitrofi che hanno partecipato alla conferenza sulla storia, il restauro e le opere della chiesa. A relazionare Mariano Malavolta, dell'Università di Roma Tor Vergata, Don Vincenzo Catani, archivista diocesano e presidente dei Musei Listini, Antonella Cosignani, progettista e direttore dei lavori, Rosella Bellesi, funzionario del servizio Beni Culturali e Programmi di Recupero della Regione Marche, Benedetta Montevecchi e Daniele Diotallevi della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche.

Grande assente, e ricordato dal sindaco De Angelis, Marcello Marchetti de L'Aquila, della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche, il quale non è potuto intervenire per le ragioni più che comprensibili del sisma che ha sconvolto la sua città, L'Aquila.
Presenti, invece, il comandante della Stazione dei Carabinieri di Ripatransone, Maresciallo Princigalli, gli assessori e dei consiglieri comunali, e i cossignanesi, che del buon esito di questo recupero e restauro potranno sentirsi ben orgogliosi.

L'Annunziata è ora pienamente fruibile, anche grazie alla revisione e messa a norma dell'impianto elettrico e dell'illuminotecnica, dell'impianto di riscaldamento e del sistema di sicurezza. Il provvidenziale intervento di spesa ha consentito di completare sia i lavori strutturali, estesi alle porzioni di proprietà privata, sia i lavori sulle opere d'arte conservate nella chiesa: gli affreschi, gli altari lignei, i dipinti ad olio su tavola e su tela (quest'ultimi ancora da effettuarsi) ed il recupero funzionale dell'organo (il cui restauro è ancora in corso). Per la realizzazione degli interventi, il sindaco ha voluto ringraziate la ditta Scarpetti Geom. Ubaldo & C. di Ascoli Piceno, la ditta Cooral di Ascoli Piceno per gli affreschi, la ditta Iachini di Tuscanica (VT) per gli altari, la ditta Michel Formentelli di Urbino per il restauro ed il recupero funzionale dell'organo storico "Vincenzo Paci", la ditta Angelo Pavoni di Ascoli che provvederà al restauro delle tele, l'architetto Antonella Cosignani, per l'articolato progetto e l'attenta direzione dei lavori ed al geometra Marilena D'Angelo, per le copiose procedure amministrative che ha dovuto seguire per i lavori di restauro strutturali ed artistici.

"A tutti loro - spiega il sindaco De Angelis - va il plauso della comunità cossignanese oltre che mio personale, per il felice esito di un complesso intervento, che si è posto quale obiettivo principale non solo di ristabilire un corretto comportamento strutturale e statico dell'intero immobile, ma anche di salvaguardare e consolidare l'esistente, garantendo qualità architettonica, dignità d'immagine, leggibilità delle caratteristiche originarie: un indubbio arricchimento del patrimonio artistico regionale, oltre che - dal nostro punto di vista "cossignanese" - un'occasione di stimolo della memoria storica della comunità, chiamata a riflettere sulla responsabilità di saper meritare quella fede in un proprio futuro che i nostri antichi progenitori hanno generosamente opposto alla sfida del Tempo".

28/04/2009





        
  



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