Arrestati i responsabili dell'esplosione nella notte di Capodanno
Ascoli Piceno | In Rua dei Corsi, nella notta di capodanno, venne fatto esplodere un ordigno allinterno di un cassonetto della spazzatura destinato alla raccolta del vetro. Arrestati due ragazzi di Folignano.

Piazza del Popolo ad Ascoli Piceno
La fortissima detonazione provocò la proiezione, anche a molti metri di distanza, di schegge di varia natura e dimensione e produsse molteplici danni, per un totale di circa 40.000 euro, agli immobili confinanti, tra cui gli storici edifici del Palazzo dei Capitani e del Caffè Meletti, di un negozio di ottica e di svariate abitazioni, tanto da rendere necessario l'intervento di una squadra dei Vigili del Fuoco e di una dell'Enel.
Il sopralluogo della Polizia Scientifica permise di documentare gli ingenti danni causati dall'esplosione e di comprendere che venne utilizzato un congegno dagli effetti micidiali, al punto che persino un pesante tombino in ghisa, posizionato nelle vicinanze del punto dell'esplosione, si spaccò in più pezzi.
Anche le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza fecero capire chiaramente la potenza dell'esplosione che, come documentato dal fotogramma allegato, illuminò a giorno Piazza del Popolo.
Solo per un puro caso, quindi, nessuno dei passanti che quella sera affollavano le vie del centro rimase ferito.
A seguito delle indagini condotte sotto la direzione della Procura di Ascoli, in particolare del dott. Ettore Picardi, è stato accertato che l'ordigno utilizzato, pur se di elevata potenza, era di tipo "artigianale", dunque facilmente reperibile sul mercato illegale dei così detti "botti di fine anno".
Gli autori del reato sono stati identificati in G.G. e M.C., rispettivamente di 38 e 19 anni, entrambi residenti a Folignano.
E' stato accertato, in particolare, che il primo è stato colui che si è procurato l'ordigno, mentre il secondo lo ha materialmente piazzato e fatto esplodere.
Nessun movente politico o ideologico dietro il gesto, ma solo puro teppismo e totale sconsideratezza.
Le indagini hanno preso spunto dalla attenta analisi delle immagini del sistema di sorveglianza che, prima dello scoppio, avevano inquadrato per pochi secondi un uomo che attraversava la piazza con una grossa busta in mano. Dopo l'esplosione, la stessa persona era stata inquadrata nuovamente, questa volta però senza la busta.
Per dare un nome a quell'uomo, poi identificato nel trentottenne G.G., si è rivelata decisiva la collaborazione di esercenti ed avventori dei locali di Piazza del Popolo.
Le intercettazioni telefoniche hanno fatto il resto, contribuendo anche a delineare le responsabilità dell'altro indagato.
I due devono rispondere di danneggiamento aggravato e di porto abusivo di esplosivi, reati per i quali rischiano una condanna fino a dieci anni di reclusione.
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29/04/2009
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Kevin Gjergji