Cresce la polemica tra Merlonghi e Rossi
Ascoli Piceno | Merlonghi:"Se fosse stata quella persona che lui tanto si vanta di essere, avrebbe dovuto dimettersi non avendo più la maggioranza, ed avendo causato un grave dissesto economico alla nascente provincia di Ascoli Piceno".
Merlonghi a destra
Se fosse stata quella persona che lui tanto si vanta di essere, avrebbe dovuto dimettersi non avendo più la maggioranza, ed avendo causato un grave dissesto economico alla nascente provincia di Ascoli Piceno.
Ma la poltrona, il potere, lo tengono ben saldo ancora per poco a quel posto, avendo l'opinione pubblica capito che il voto utile sarà indirizzato verso i due maggiori schieramenti, e che il suo sarà solo un voto riferito ad un disturbatore elettorale.
Ha finito di fare l'incantatore di serpenti, il mistificatore arrogante, ha spedito a tutte le famiglie, a tempo scaduto, un opuscolo pieno di inefficienze, che poteva fare chiunque avesse condotto una normale amministrazione. Nulla vi è per l'occupazione, nulla per la prevenzione e la manutenzione del territorio così fragile, nulla per la sicurezza dei cittadini, nulla per le infrastrutture che a causa dei ritardi, trovano questa nuova Provincia isolata dal resto del territorio.
Continua a fare della cultura di élite, dei saggi paesaggi, il suo cavallo di battaglia, senza pensare che sono bastate 36 ore di pioggia per spazzar via piste ciclabili mal posizionate, rischiando una vera emergenza alluvionale.
Ovviamente, l'intendimento dell'Italia dei Valori che è stato sempre quello di combattere l'alto costo della politica e, pertanto, non può non censurare questo comportamento sleale, appunto previsto dall'art. 9 della legge 22.2.2000 n. 28, che recita testualmente:
"Dalla data di convocazione dei comizi elettorali fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni".
E' del tutto evidente che il numero speciale di Piceno news arrivato in questi giorni alle famiglie della provincia non risponda ad alcuno dei suddetti requisiti.
Non è in forma impersonale, contiene persino foto del presidente candidato.
Non è indispensabile per l'assolvimento delle funzioni dell'ente. Si tratta di cose già scritte in altri numeri e di cose che non hanno alcun rilievo, né urgenze, né scadenze.
E' solo propaganda elettorale a spese dei cittadini.
Ciò viola la legge sarà trasmesso alla corte dei conti per il recupero del denaro pubblico malamente utilizzato ai fini della campagna elettorale.
Ma si può anche ipotizzare il reato di peculato essendo impensabile che si ignorasse l'esistenza della norma, il divieto imposto. Per questo sarà trasmesso anche alla competente procura.
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13/05/2009
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