Droga e prostituzione. Al via il processo al night Divina
Ascoli Piceno | Titolare, amministratore, dipendenti e clienti del club alla sbarra. Dovranno ripsondere dei reati di spaccio, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
di Williams Di Mizio

In mattinata ha avuto luogo, davanti al Tribunale di Ascoli Piceno la prima udienza del processo che vede coinvolte sei persone, accusate di aver fatto parte di un giro di droga e prostituzione che nel 2007 ruotava attorno al night club ascolano Divina di Ascoli Piceno.
Alla sbarra il titolare del Divina Mauro Di Gaspare, 52 anni, di Alba Adriatica, l'amministratore unico del locale Oriente Ciampetti, 62, di Martinsicuro, il barman Massimo Rastelli, 40 anni, di Giulianova ed il buttafuori Lassad Trabelsi, tunisino di 31 anni e Danilo Levakovic, 21 anni, di San Benedetto del Tronto.
Gli ultimi due sarebbero stati clienti del locale, molto frequentato da professionisti della zona. Secondo il Pubblico Ministero dott. Ettore Picardi, nel night club era stato instaurato un giro malavitoso incentrato sullo spaccio di cocaina e il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione ai danni delle giovani e avvenenti ragazze che vi lavoravano.
Un traffico venuto a galla dopo un anno di indagini condotte dal Reparto Operativo Speciale dei Carabinieri di Ascoli Piceno che si sono avvalsi anche di telecamere a infrarossi per filmare i reati.
Gli avvocati della difesa hanno sollevato una serie di eccezioni sull'inutilizzabilità delle intercettazioni ambientali ai fini della contestazione del reato di spaccio, ma non del favoreggiamento della prostituzione. Il giudice dott. Marco Bartoli si pronuncerà sull'ammissibilità delle prove, nella prossima udienza, fissata per il 23 novembre.
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25/05/2009
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