Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Sul Vesuvio vince Sastre poi Pellizzoli. terzo Di luca, quarto Basso

Vesuvio | In classifica Di Luca guadagna una manciata di secondi ma non dovrebbero bastare per vincere il giro.

di Renato Novelli

‘Monte Sterminator Vesevo" recita, secondo Giacomo da Recanati conte dei Leopardi, quel fiore che in questa stagione ne copre i fianchi e cresce sull'arida parete grazie alla sua modestia ed alla strutturale umiltà. Forse proprio queste doti sono fin qui mancate a Danilo Di Luca per trasformare in trionfo sportive l'ultima salita di questo strampalato giro di strappi e di brevi rincorse, collocate negli stessi luoghi delle grandi leggende ciclistiche.

Una dose di modestia gli avrebbe permesso di trovare alleati o per lo meno avrebbe attutito l'ostilità dei corridori di peso, che lo ha accompagnato dietro le dichiarazioni buoniste e generiche. Nessuno ha fatto la corsa con lui né tanto meno per lui. Oggi la sua squadra ha tirato dalla partenza fino ai piedi del vulcano più famoso del mondo, come se la maglia rosa fosse stata sulle sue spalle.

Menchov, squadra debole, è rimasto alla sua ruota. Forse con scarsa umiltà, Di Luca, come Richelieu nei confronti del suo sovrano Luigi XIII, ha creduto che il padrone della corsa fosse lui, ma come il diabolico cardinale non calcolò la corona, qui più impunemente Di Luca ha agito senza tener conto del fatto che la maglia rosa sta su altre spalle.

A Menchov, l'esito odierno basta per mettere una forte ipoteca sulla vittoria finale. La tappa è andata a Sastre dietro il Pellizzotti di questi giorni, forte, spavaldo, ma senza speranze di colmare quel maledetto minuto e sparpagliati secondi(1' 21") che lo separano dai Menchov e dai 18" in più che Di Luca conta questa sera rispetto alla maglia rosa.
Rosicchia, rosicchia... ma forse non basta. Domani una tappa che dovrebbe essere di lotta normale, senza farsi male. E se non fosse così'?

La domanda esce come flebile "Flatus vocis" dai "diluchiani" oltranzisti, ma anche da quanti sperano in un rivolgimento che darebbe improvvisa vitalità' ad un Giro che è vissuto di molta retorica, di grande paesaggio e di poche sorprese. Tra queste non ricorderò la corsa anche oggi dignitosa di Armstrong, le lunghe e continue impennate di Garzelli dopo la debacle della prima salita, ma la classifica del giovane Masciarelli, che forse riuscirà a conquistare la maglia Bianca del primo dei neo professionisti e che, in ogni caso, da ventitreenne il suo giro l'ha vinto già.

29/05/2009





        
  



2+1=

Altri articoli di...

Sport

27/10/2022
Completamente rinnovato il crossodromo comunale di “San Pacifico” (segue)
26/10/2022
Tribuna presso lo Stadio “Cino e Lillo del Duca” (segue)
26/10/2022
Correre in sicurezza tra Acquasanta Terme ed Ascoli Piceno (segue)
10/10/2022
8 e 9 ottobre si assegna lo scudetto (segue)
07/10/2022
Il Codacons chiede l’estradizione in Italia di Robinho condannato per violenza sessuale (segue)
07/10/2022
Settore giovanile, Serie A2 girone B (segue)
07/10/2022
Il 15° Rally delle Marche si terrà il 12 e 13 novembre a Cingoli (Macerata), la sua “sede” storica (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)

Fuori provincia

14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
02/11/2022
Glocal 2022: dove i giovani diventano protagonisti del giornalismo (segue)
02/11/2022
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji