"Il lavoro non è un privilegio concesso dai politici o da chi per loro, ma un nostro diritto." Lo ha scandito con forza, ottenendo un grande applauso, Maria Uva, dirigente del Sindacato dei Lavoratori, nel corso della manifestazione pubblica contro i licenziamenti senza soste delle industrie della vallata del Tronto, che si è tenuta sabato pomeriggio 2 maggio, in Piazza Simonetti ad Ascoli.

Organizzata da SDL insieme ai ragazzi del Collettivo Studentesco, l'appuntamento, che ha visto anche uno stand con rinfresco offerto a tutti i partecipanti, ha visto l'intervento di Andrea Quaglietti, Maurizio Mancini, un delegato romano del sindacato di base, e numerosi lavoratori precari, disoccupati con famiglie e anche giovani studenti del nostro territorio.

Tutti a protestare contro una situazione che per il lavoro in generale, e per gli operai e le fascie più deboli, sta sempre più peggiorando, non solo in Italia ma in tutto il Piceno. Sindacalisti e intervenuti hanno ribadito, davanti la sede della Prefettura e della Provincia di Ascoli, soprattutto il fatto della progressiva compressione dei diritti dei lavoratori stessi, con una precarizzazione che invece di diminuire avanza, parallelamente ai licenziamenti e alla disoccupazione.

Una tendenza che non solo, secondo Quaglietti e gli altri, sta riducendo alla fame centinaia di famiglie del territorio, ma che inevitabilmente, anche per l'iperinflazione di questi anni, sta causando l'impoverimento generale del comprensorio, perché le persone non ha più un reddito tale da consentirgli di consumare, ma solo di sopravvivere. Insomma, senza lavoro i consumi finiranno e anche le attività commerciali e artigianali chiuderanno.