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Piazza Matteotti unisce cattolici, comunisti e socialisti

San Benedetto del Tronto | Sabato sera in piazza Matteotti si è tenuta la veglia di Pentecoste. Daniele Primavera (PRC): «Chissà se i cattolici che hanno affollato la piazza sanno di dover ringraziare un socialista e un comunista per quello spazio». Ecco il perché...

Piazza Matteotti, vista dal satellite (maps.google.it)

Dal Consigliere Comunale del PRC Daniele Primavera riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

In Piazza Matteotti si è svolta la veglia di Pentecoste. Più di mille persone di fronte a un grande palco pieno di preti e confraternite. Una bella atmosfera, per la verità. Tante persone sorridenti, tante famiglie, tanti ragazzi, tanti bambini.

Solo un anno fa quella piazza non c'era. E' stata creata dall'amministrazione Comunale, anche grazie all'impegno di Settimio Capriotti, allora nostra espressione in giunta. Il progetto, tuttavia, ebbe un percorso accidentato. Questo perchè l'ufficio tecnico, e con esso buona parte del PD, proposero di costruire una collina verde al centro di quella piazza, con dentro una fontana di otto metri di diametro. Una bella cosa, per carità: per un presepe. Quella collina avrebbe ucciso la piazza, e contro quel progetto mi scagliai con forza.

Riporto da un mio comunicato del 25 Gennaio 2008 (il testo completo è consultabile all'indirizzo http://www.danieleprimavera.it/interna.php?id=4&p=43):

"Dicevamo, quell'area deve continuare ad essere considerata Piazza Matteotti. Deve continuare - anzi tornare - ad essere disponibile alla vita pubblica e alla fruizione completa, ad esempio per una manifestazione religiosa, vista la presenza della chiesa a pochi passi, o per una festa o manifestazione di qualunque altro tipo. Certo, può essere abbellita ed impreziosita da essenze arboree, ma queste non possono scippare la principale funzionalità di una piazza, che è quella di essere vissuta centimetro per centimetro. È quella di permettere allo sguardo di allargarsi, di aprirsi".

Già, avete letto bene. Chiesi uno spazio pubblico che fosse realmente fruibile, anche dai cattolici e dalla vicina chiesa. Se oggi quello spazio è fruibile lo si deve, e lo voglio dire senza alcuna falsa modestia, alla dura lotta portata avanti dal sottoscritto e da Mario Narcisi. Sorpresa: le due anime più laiche, persino atee nel mio caso, del Consiglio Comunale hanno lottato perchè l'intera città - e quindi anche i credenti - potessero disporre di ampi spazi pubblici.

Successivamente la piazza fu realizzata come la vedete oggi. Di certo permangono ancora alcuni errori progettuali: assolutamente infelice la scelta delle piante (avevamo suggerito, sia io che Capriotti, aiuole laterali ed alberi ad alto fusto), mostruosamente costosa l'illuminazione. Ma si tratta di errori che possono essere corretti, perchè la piazza oggi è lì, per tutti, e cambiare qualche albero non rappresenterà certo un problema, non dovendo ritoccare la pavimentazione.

Chissà se i cattolici che hanno affollato quella stessa piazza sanno di dover ringraziare un socialista e un comunista per quello spazio.

Un ultimo pensiero va ad un'altra battaglia, purtroppo per ora perduta, per mantenere la funzionalità del commercio dal produttore al consumatore nella piazza della Verdura. Si è giustamente demolito un mercatino fatiscente, ma era stato promesso che in pochi mesi i piccoli venditori sarebbero potuti tornare, ancora su richiesta mia e di Capriotti. Di quella promessa non c'è neppure l'ombra futuribile di un effettivo mantenimento. Peccato.

31/05/2009





        
  



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Piazza Matteotti unisce cattolici, comunisti e socialisti

San Benedetto del Tronto | Sabato sera in piazza Matteotti si è tenuta la veglia di Pentecoste. Daniele Primavera (PRC): «Chissà se i cattolici che hanno affollato la piazza sanno di dover ringraziare un socialista e un comunista per quello spazio». Ecco il perché...

Piazza Matteotti, vista dal satellite (maps.google.it)

Dal Consigliere Comunale del PRC Daniele Primavera riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

In Piazza Matteotti si è svolta la veglia di Pentecoste. Più di mille persone di fronte a un grande palco pieno di preti e confraternite. Una bella atmosfera, per la verità. Tante persone sorridenti, tante famiglie, tanti ragazzi, tanti bambini.

Solo un anno fa quella piazza non c'era. E' stata creata dall'amministrazione Comunale, anche grazie all'impegno di Settimio Capriotti, allora nostra espressione in giunta. Il progetto, tuttavia, ebbe un percorso accidentato. Questo perchè l'ufficio tecnico, e con esso buona parte del PD, proposero di costruire una collina verde al centro di quella piazza, con dentro una fontana di otto metri di diametro. Una bella cosa, per carità: per un presepe. Quella collina avrebbe ucciso la piazza, e contro quel progetto mi scagliai con forza.

Riporto da un mio comunicato del 25 Gennaio 2008 (il testo completo è consultabile all'indirizzo http://www.danieleprimavera.it/interna.php?id=4&p=43):

"Dicevamo, quell'area deve continuare ad essere considerata Piazza Matteotti. Deve continuare - anzi tornare - ad essere disponibile alla vita pubblica e alla fruizione completa, ad esempio per una manifestazione religiosa, vista la presenza della chiesa a pochi passi, o per una festa o manifestazione di qualunque altro tipo. Certo, può essere abbellita ed impreziosita da essenze arboree, ma queste non possono scippare la principale funzionalità di una piazza, che è quella di essere vissuta centimetro per centimetro. È quella di permettere allo sguardo di allargarsi, di aprirsi".

Già, avete letto bene. Chiesi uno spazio pubblico che fosse realmente fruibile, anche dai cattolici e dalla vicina chiesa. Se oggi quello spazio è fruibile lo si deve, e lo voglio dire senza alcuna falsa modestia, alla dura lotta portata avanti dal sottoscritto e da Mario Narcisi. Sorpresa: le due anime più laiche, persino atee nel mio caso, del Consiglio Comunale hanno lottato perchè l'intera città - e quindi anche i credenti - potessero disporre di ampi spazi pubblici.

Successivamente la piazza fu realizzata come la vedete oggi. Di certo permangono ancora alcuni errori progettuali: assolutamente infelice la scelta delle piante (avevamo suggerito, sia io che Capriotti, aiuole laterali ed alberi ad alto fusto), mostruosamente costosa l'illuminazione. Ma si tratta di errori che possono essere corretti, perchè la piazza oggi è lì, per tutti, e cambiare qualche albero non rappresenterà certo un problema, non dovendo ritoccare la pavimentazione.

Chissà se i cattolici che hanno affollato quella stessa piazza sanno di dover ringraziare un socialista e un comunista per quello spazio.

Un ultimo pensiero va ad un'altra battaglia, purtroppo per ora perduta, per mantenere la funzionalità del commercio dal produttore al consumatore nella piazza della Verdura. Si è giustamente demolito un mercatino fatiscente, ma era stato promesso che in pochi mesi i piccoli venditori sarebbero potuti tornare, ancora su richiesta mia e di Capriotti. Di quella promessa non c'è neppure l'ombra futuribile di un effettivo mantenimento. Peccato.

31/05/2009





        
  



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