Fabio D'Angelo, amministratore delegato della Fifa Security, risponde alle dichiarazioni del dirigente generale della Samb, Giulio Spadoni, riguardo l'istanza di messa in mora avanzata dalla sua società contro la Sambenedettese.

La Fifa, che cura il servizio steward dello stadio, chiarisce che la messa in mora per debiti non pagati venne notificata il 24 aprile scorso e quindi la dirigenza della Samb era a conoscenza di questo atto.

Però D'Angelo specifica anche che la società calcistica non dovrà pagare solo 10 mila euro, come dichiarato da Spadoni, ma ben 40 mila e 500 euro circa.

"La Fifa Security non ha nessun interesse a far fallire la Sambenedettese - afferma D'Angelo - A chi ci accusa di mancanza di buon gusto e soprattutto a chi si permette di fare considerazioni sui proprietari della Fifa Security (che si dicono tifosi della Samb), che "sono" tifosi della Samb, rispondiamo che prima di parlare farebbe bene a conoscere la storia e la militanza che i proprietari della Fifa Security possono vantare e quello che hanno fatto, prima come tifosi e poi, da cinque anni, come società che ne garantisce il servizio steward.

Di salvatori della patria ne abbiamo conosciuti tanti, da Mastellarini in poi, tutti animati da grandi propositi, a chiacchiere, nei fatti noi come altri lavoratori, del pronto soccorso, i tecnici impiantisti, i responsabili della sicurezza, abbiamo sempre dovuto sospirare per avere quanto dovuto; nel precedente fallimento chi scrive ha perso 14 mila euro, ma sempre chi scrive in tutto il campionato, nonostante non venisse pagato ha sempre garantito un servizio puntuale e professionale con circa 70 steward a partita; il nostro personale è stato sempre e puntualmente pagato, troppo facile fare i salvatori della patria con i soldi degli altri (di chi milionario non è ma cerca di fare impresa in modo sano e rispettoso).

Per tutti questi motivi non accettiamo lezioni da nessuno ed è per tutti questi motivi che ci saremmo aspettati, se non un grazie, maggiore rispetto per il nostro lavoro".