Un'estate bollente quella del 2009. Chalet, alberghi, ristoranti e locali notturni tornano in piena attività mentre svolazzano per le vie della città centinaia e centinaia di volantini elettorali, impossibile dunque non parlare di turismo e di elezioni, soprattutto se interlocutore dell'intervista è il Presidente di Confindustria Marche nonché imprenditore turistico Marco Calvaresi, che mostra da subito ottimismo miscelato ad una buona dose di prudenza.

Che estate sarà quella del 2009?
Una stagione tutto sommato positiva, i presupposti ci sono. Si registrano numerose prenotazioni e richieste di informazioni, in questi ultimi giorni altri miei colleghi mi confermano la crescita di richieste di prenotazione da parte dei turisti, quindi nonostante il fattore crisi, sono ottimista.

Da cosa deriva questo suo ottimismo?
Dalla certezza di aver compiuto come Confindustria un lavoro di promozione in sinergia con Confesercenti, Confcommercio e Regione frutto di una politica innovativa ed incisiva a 360° dove si è puntato a promuovere il territorio recandosi nelle piazze del Nord ma anche attraverso diverse ulteriori iniziative.

A proposito di politica, come mai non è sceso in campo?
Candidarmi non è la mia priorità, io faccio l'imprenditore. Non nascondo di aver ricevuto proposte in tal senso ma ho rifiutato nel rispetto di altri impegni assunti a cui intendo ottemperare. Sò bene che la politica costituisce un forte strumento di cambiamento, ma rispetto al turismo preferisco lavorare come soggetto attivo ovvero come imprenditore cercando di promuovere al massimo la cultura dell'accoglienza. Mi rammarico di come il Consorzio Turistico si stia svilendo nell'aver impegnato le proprie energie in questa campagna elettorale anziché nella promozione turistica.

Un pronostico per le elezioni del 6 e 7 giugno?
Credo che il centro destra abbia buone possibilità, soprattutto a fronte della spaccatura che c'è stata nel centro sinistra, ma è tutto ancora da vedere.

Torniamo allora sul turismo, qual è secondo lei la ricetta giusta?
Il Marketing telematico. Si rivela negli ultimi tempi una forte crescita di promozioni su Internet. Se si calcola che in media la spesa effettuata dalle strutture ricettive nel merito si aggira dai 2000 euro ai 10000 euro, mi domando perché non unire le forze?

Come?
Attraverso una promozione univoca via Web magari sotto la gestione di un Osservatorio Regionale. Non bisogna dimenticare che il Ministero del turismo rappresenta un'occasione irripetibile per tutti noi, tuttavia avendo il Governo delegato le singole Regioni alla promozione turistica bisognerebbe puntare alla professionalità affinché l'eco del turismo "made in Italy" raggiunga i paesi esteri in forma compatta anziché dietro messaggi pubblicitari disconnessi ancorati alle singole regioni. Altri paesi già da tempo adottano questa politica.

Un esempio?
La Francia, una nazione promotrice di se stessa grazie alla Maison De France, Ente che esporta il sistema turistico francese attraverso servizi di promozione che includono strutture ricettive, ferrovie, Compagnia aerea di bandiera, e tutte le categorie che rientrano nel pacchetto turistico made in France.

Tornando nelle Marche di cosa ha più bisogno secondo lei la Riviera per decollare?
Oltre ad una promozione a 360° fatta di eventi, spot pubblicitari di rilievo, c'è bisogno di unire le forze tra le varie categorie, penso soprattutto ai Concessionari di Spiaggia e agli Albergatori, che fortunatamente stanno dimostrando di potersi confrontare per trovare soluzioni costruttive nel nome dell'accoglienza turistica. Prendo atto che rispetto al passato oggi i toni sono più pacati anche grazie alla disponibilità dei vari chalet a mettersi in regola come ad esempio in relazione all'abbattimento del volume sonoro affinché chi soggiorna possa divertirsi ma anche riposare in tranquillità.