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Una festa per il 65° anniversario della liberazione di San Benedetto

San Benedetto del Tronto | Il 65° anniversario della liberazione della città di San Benedetto dal nazifascismo verrà celebrato giovedì 18 giugno con una serata ad ingresso gratuito alla Palazzina Azzurra. Si tratta dello spettacolo "Guerra? No, grazie!", a cura del Bitches Brew.

di Marco Braccetti

Una foto di Raffaella Milandri

Il 65° anniversario della liberazione della città di San Benedetto dal nazifascismo verrà celebrato giovedì 18 giugno con una serata ad ingresso gratuito alla Palazzina Azzurra. Si tratta dello spettacolo "Guerra? No, grazie!", a cura del Bitches Brew Jazz Club, inizialmente previsto per martedì 2 giugno al Teatro Concordia nell'ambito del "Festival della Pace - Peace Now", poi rinviato per problemi tecnici.

Musica, poesia, proiezione di video: lo spettacolo "Guerra? No, grazie!" è una denuncia diretta, eppure toccante e poetica, contro le guerre oggi in atto nel mondo, e contro tutti gli smodati interessi economici, politici, religiosi e di potere che causano le atrocità, grandi e piccole, nel nostro pianeta: da un'idea e per la regia di Marco Fazzini, ascolano con ormai alle spalle una ventina di libri e di collaborazioni internazionali nel campo della poesia e della musica, da anni docente di Letteratura post-coloniale presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, il quale ha riunito per l'occasione vecchi e nuovi amici, musicisti, attori, tecnici del suono e video editor per un progetto multimediale di sicuro impatto.

Si tratta di un'ora abbondante di poesia e musica, commentata da un collage di filmati scelti ad hoc, che permette al pubblico di aggiornarsi su guerre e conflitti vari, e spaziare dalla Shoa all'atomica, dal Congo all'Irlanda del Nord, dalla Palestina al Sud Africa, e leggere il Novecento non solo come il secolo dei grandi progressi e delle grandi conquiste tecnologiche ed economiche ma anche come un teatro di giochi di potere di potentati, multinazionali e dittatori spietati perché, come dice il Nobel Wole Soyinka nel prologo allo spettacolo, «Qualsiasi pazzo, qualsiasi idiota, qualsiasi psicopatico può aspirare alla presa e all'esercizio del potere, e naturalmente più è psicopatico più è efficiente: Hitler, Pol Pot, Idi Amin, Sergeant Doe, Sanni Abacha, hanno tutti dimostrato che il potere, finché sei sufficientemente spietato, amorevole e manovratore, è alla portata anche dei deficienti».

Tra i protagonisti dello spettacolo il chitarrista e compositore Gionni Di Clemente, oggi apprezzato in varie piazze nazionali e internazionali, Bruno Censori, da anni chitarrista e tecnico del suono nell'ensemble di Gilda Giuliani, il gruppo di world music ZenZero (Piero Paoletti, Massimo Migliori, Giancarlo Fattori e Agostino Pisciella) e l'attore Andrea De Santis.

Interamente tradotti e riscritti da opere di vari poeti di varie nazioni, i testi, assieme ai video e alle musiche originali, ci conducono, in modo lirico e commovente senza farsi mai propaganda o ideologia, dentro una dimensione tragica eppure di contemporanea rilevanza, per renderci più coscienti di cosa accade attorno a noi e anche più pronti a desiderare un mondo migliore.

04/06/2009





        
  



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