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Rossi contro i consiglieri provinciali del Pd: "Cercano sono un po' di visibilità preelettorale"

Ascoli Piceno | Il Presidente della provincia risponde al Gruppo del Partito Democratico che aveva sollevato dubbi sul metodo messo in campo per il trasferimento di alcuni dirigenti provinciali da Ascoli a Fermo.

Massimo Rossi durante una seduta del Consiglio Provinciale (Foto d'archivio)

Dal Presidente della Provincia di Ascoli Massimo Rossi riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

I consiglieri provinciali del Partito Democratico, non avendo l'onere di assicurare la funzionalità delle nuove Province di Ascoli e Fermo, cercano un po' di visibilità preelettorale diffondendo informazioni distorte senza la necessità approfondire (e si vede) i temi di cui parlano.

Senza entrare nel merito dei dettagli tecnici di una trattativa sviluppatasi per mesi, va detto con chiarezza che l'intesa raggiunta con le organizzazioni sindacali della Dirigenza dell'Ente è la migliore soluzione possibile in relazione sia al contesto, assolutamente inedito, in cui abbiamo operato sia all'obiettivo di garantire ai cittadini sia di Ascoli sia di Fermo la continuità dei servizi e utilizzare le professionalità a disposizione valorizzandole. Dei 22 dirigenti in servizio, 14 restano dipendenti di Ascoli e 8 diventano dirigenti della Provincia di Fermo. Sei dirigenti di Ascoli e sei di Fermo, però, per un anno lavoreranno anche per l'altro Ente. Si tratta di coloro che dovranno operare in alcuni servizi strategici con tre precisi obiettivi: dare continuità alle procedure in corso, assicurare un graduale trasferimento delle funzioni, riorganizzare gli uffici sia di Ascoli sia di Fermo per renderli autonomi.

Per comprendere la qualità del lavoro svolto, basti dire che la soluzione trovata è stata di recente illustrata come "case history" in corsi di formazione per personale dirigenziale degli Enti locali ricevendo l'apprezzamento di noti docenti di caratura nazionale. Ma c'è di più: le organizzazioni sindacali hanno dichiarato che porteranno l'accordo all'attenzione del Ministero della Funzione pubblica come esempio di razionale utilizzo delle risorse professionali e umane a costi quasi invariati.

Quanto all'intervento della Corte dei Conti, i consiglieri si informino meglio: sono stati gli stessi dirigenti deputati ad apporre i loro visti sull'atto deliberativo a richiedere la consulenza preventiva dell'organo di giustizia contabile, un passaggio che la Giunta ha condiviso e che il Collegio dei Revisori ha fatto proprio. Si tratta, come detto, di una situazione senza precedenti e dunque ogni apporto tecnico è utile e bene accetto.

04/06/2009





        
  



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