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Amleto multisfaccettato al Dep Art

Grottammare | I ragazzi del laboratorio video-teatrale “Le facce di Amleto. Teatro e cinema al Dep Art – Le figure di Amleto da Shakespeare al cyberpunk”, lunedì 8, alle ore 21.30, intratterranno il pubblico con la performance"Le facce di Amleto".

La locandina dell'evento

Lunedì 8 giugno, alle ore 21.30, presso il Dep Art di Grottammare (Piazzale Stazione) si terrà la performance video-teatrale intitolata "Le facce di Amleto", preparata dai ragazzi che hanno partecipato al laboratorio video-teatrale di aprile e maggio intitolato "Le facce di Amleto. Teatro e cinema al Dep Art - Le figure di Amleto da Shakespeare al cyberpunk" tenuto al Dep Art dall'Associazione Culturale Blow Up e dal Teatro Anna e patrocinato dal Comune di Grottammare, Assessorato alle Politiche Sociali e Giovanili e Assessorato alla Cultura, oltre che dall'Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Ascoli Piceno grazie alla Legge Regionale 46/95.

Durante il laboratorio si è lavorato sull'archetipo amletico, dall'antica mitologia nordica al post-postmoderno dei giorni nostri, passando per l'eroe tragico di Shakespeare di cui sono stati affrontati molti passi del testo dalle varie traduzioni e visionate varie letture cinematografiche e teatrali, da quelle di Olivier, Branagh, Kaurismaki, Stoppard, Simonelli e Zeffirelli a quelle di Gassman, Bene e Richardson. Con i partecipanti si è lavorato, inoltre, sul corpo e sulla voce, sulle caratteristiche basilari del lavoro attoriale e sulla presenza scenica.

La performance-spettacolo, interamente ideata dai curatori del laboratorio, Fernando Micucci, Edoardo Ripani e Sergio Vallorani grazie anche alle preziose idee e agli spunti creativi dei giovani partecipanti (Silvia Vagnoni, Giulia Addazi, , Francesco Casagrande, Adalberto Costantini, Mizar Tagliavini, Fiorella Fiorentini, David Rosati), propone quattro quadri rapidi in cui si mettono in scena creativamente e liberamente quattro momenti della tragedia shakespeariana trasformando il palcoscenico in una sorta di ring e lo spazio esterno ed interno del Dep Art in un groviglio di suoni, voci, rumori, movimenti corporei e videoproiezioni che caleidoscopicamente moltiplicano gli "ego" di Amleto sempre in bilico tra ricerca della verità e follia.

Una lettura agile e rapida, spiritosa, multimediale, ma a tratti drammatica e tragica, con un finale postmoderno che, all'insegna della finzione e dei piani di lettura, fa sfidare cinema teatro e video tra loro, tirando in ballo Welles, Don Chisciotte, Wenders e Tarantino.

04/06/2009





        
  



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