Un'operazione culturale che nasce dal basso. La definisce così la consigliera comunale Lina Lazzari l'esposizione fotografica dal titolo "Moda ai bagni" tratta dall'immenso archivio storico di Giorgio Sgattoni che sarà allestita presso la Palazzina Azzurra dal 13 al 26 giugno.

Tema dell'esposizione è la moda balneare di fine '800 e inizio '900 a San Benedetto del Tronto, circa 50 scatti che rappresentano la riviera dell'epoca, perla della villeggiatura e delle prime tendenze modaiole che facevano capo ai vacanzieri nonché alla nobiltà sambenedettese del tempo.

La mostra fotografica, promossa dall'associazione Dante Alighieri, finanziata dalla Regione Marche e patrocinata dall'assessorato al turismo, sarà inugurata con un simpatico momento di degustazione: "abbiamo pensato ad un gelato party - dice la  Lazzari - affinché questa esposizione si apra all'insegna dell'allegria". Ospiti particolari sono attesi per l'occasione ma "preferiamo per ora mantenere il segreto".

"Tale operazione culturale - aggiunge - è frutto di un lavoro trasversale dove oltre agli enti, hanno partecipato diverse associazioni, affinché fosse reso omaggio a chi per anni ha fatto cultura".

E quello di Giorgio Sgattoni è un vero e proprio patrimonio fotografico che parla di moda, storia, tradizioni e mutamenti sociali, come il divario tra classi sociali rispetto al modo di vivere il mare: mentre i ceti più abbienti si dedicavano alle cure balneari, il "vulgus" era impegnato in attività legate alla pesca e alle faccende domestiche".

Scatti che documentano inoltre lo sviluppo delle attività legate al turismo, allorquando il ritiro delle acque marine consentì la nascita di nuovi ed attrezzati stabilimenti balneari. A tal proposito lo storico Ugo Marinangeli che ha partecipato al progetto insieme al collega Gabriele Cavezzi, ha citato un passo tratto dal libro "Il mare negato: la riscoperta del litorale dal 1860 al 1920". Ebbene il testo documenta la cronaca della riviera adriatica di quegli anni, quando l'attività dei sambenedettesi cominciava a distinguersi non solo come attività legata alla pesca ma anche al turismo".

San Benedetto veniva equiparata ad Ancona e Senigallia quali luoghi rappresentativi dell'Adriatico in relazione al turismo, merito di quanti imprenditori dell'epoca seppero trovare soluzioni e idee innovative a sostegno di un accoglienza turistica di prestigio.

Tradizione, costume, turismo,stile. La moda a cavallo tra '800 e '900 influenzò molti ambiti dell'immagine e della comunicazione tra cui l'architettura e le arti figurative che ancora oggi contraddistinguono San Benedetto del Tronto: i famosi villini del centro città e del lungomare Nord ne sono la testimonianza, come ha ricordato Tito Pasqualetti: "in una delle mie ricerche ho scoperto che il villino sito in Viale Trieste n. 28 decorato con affreschi e motivi architettonici straordinari, è stato fatto costruire da un sambenedettese morto ad Auschwitz. Avevamo pensato - prosegue - di invitare gli eredi con l'idea di deporre una lapide alla memoria di questo sambenedettese, purtroppo temo che non vi siano fondi a sufficienza."

Più riservato è apparso Giorgio Sgattoni che ha ricordato la nascita della sua passione per la fotografia: "avevo 9 anni e già andavo alla ricerca di foto di San Benedetto. Molte foto appartengono a mio zio Cesare Cameli, seguito da Caselli, Traini e Baffoni sino ad arrivare a Coccia e Sgattoni", nomi storici della fotografia sambenedettese che in occasione della mostra "Moda ai bagni" saranno omaggiati insieme a tutta la città di San Benedetto.