Nel tardo pomeriggio di ieri 8 luglio 2009 è giunto in Italia, proveniente dalla Spagna scortato dall'Interpol, il cittadino di nazionalità cilena Dagoberto Patricio Gonzales Bueno di anni 62.

GONZALEZ si era dato alla latitanza nel momento in cui, all'alba del 3 aprile 2009 i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ascoli Piceno, avevano avviato l'Operazione antidroga "Lazzaro" che si era conclusa con l'esecuzione della misura cautelare personale a carico di 26 soggetti, tutti indiziati di aver preso parte ad un sodalizio criminale dedito al traffico internazionale di cocaina sui canali Colombia - Spagna - Italia e Portogallo - Spagna - Italia.

Il cileno, unitamente ad altri pregiudicati colombiani, si è reso responsabile di una trattativa per la compravendita di 20 kg. di cocaina da fornire ad alcuni trafficanti italiani residenti in regioni settentrionali. L'affare non si concluse per il mancato raggiungimento dell'accordo sulle modalità di consegna e sul prezzo pattuito.

Questa, dunque, l'ipotesi di reato contestata in base alla quale veniva emesso un Mandato d'Arresto Europeo da parte della dott.ssa Annalisa Gianfelice, Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ascoli Piceno, su richiesta del dott. Adriano Crincoli, Pubblico Ministero che concordava le risultanze delle indagini raccolte dagli investigatori.  

Il cittadino cileno, già noto alle forze dell'ordine spagnole, per delitti contro il patrimonio, è stato rintracciato nella periferia di Madrid e trattenuto fino a quando l'Autorità Giudiziaria iberica  non ha concesso l'estradizione dopo aver valutato e quindi condiviso gli elementi raccolti dall'Autorità Giudiziaria ascolana.

L'arresto di GONZALEZ potrebbe aprire nuovi interessanti scenari derivanti dall'interrogatorio di garanzia che verrà eseguito nei prossimi 5 giorni,  si ritiene infatti, che lo stesso abbia svolto un ruolo preminente all'interno dell'organizzazione cui ha preso parte.

Al termine delle operazioni estradizionali, il GONZALEZ è stato associato presso la casa circondariale di Rebibbia a Roma.