Si chiama Luigi Furnari, trentunenne catanese, da 15 anni trapiantato a Grottammare, operatore nel settore edile e, da oggi (9 luglio), nuovo presidente del Grottammare Calcio.

L'accordo formale per l'acquisizione della quota maggioritaria della società è stato stabilito di comune accordo col presidente uscente, Amedeo Pignotti, e verrà ufficializzato entro 60 giorni (nel rispetto dei tempi procedurali del Codice Civile).

Lo stesso Pignotti dovrebbe mantenere una piccola quota societaria: "Faccio un passo indietro senza fare polemiche e scissioni - spiega Pignotti - e senza trasferire la società a personaggi estranei e non affidabili. Credo nel cambiamento perché c'è bisogno di un nuovo stimolo per la squadra e per la città che la segue. L'idea di affidare il Grottammare a Furnari è maturata in quest'ultimo anno perché credo che sia l'unica persona che possa garantire continuità alla squadra e alla società, come ho fatto anch'io in questi 12 anni".

In effetti Amedeo Pignotti e tutti i suoi collaboratori sono riusciti, con grande maestria, a traghettare una squadra dalle più basse categorie del calcio dilettantistico fino alla serie D. Con la retrocessione urge dunque un cambiamento che garantisca una nuova motivazione ad andare avanti, anche in un campionato come quello dell'Eccellenza, molto sentito a livello regionale, anche grazie alla ricchezza di derby (quello più atteso sarà ovviamente lo scontro contro la Fermana).

Il neo eletto presidente, Furnari, sembra essere ben soddisfatto della sua scelta e pronto a lanciarsi in questa avventura, ovviamente non da solo: "Ho seguito la squadra in maniera costante - spiega il presidente - e sono ben lieto di garantire a Grottammare questa realtà calcistica che esiste da un punto di vista più sociale, che economico (infatti il Grottammare Calcio è una società dilettantistica non a scopo di lucro, dove non si gestiscono patrimoni, ndr) e soprattutto verrò aiutato da Amedeo Pignotti, a cui potrò chiedere sempre consigli".

L'obiettivo prioritario è quello di ricreare un gruppo societario stabile: infatti, oltre a Pignotti che manterrà una quota azionaria, ci saranno Marino Marini che assumerà la carica di direttore generale e il grande Pino Aniello che tornerà come direttore sportivo. Poi si punterà anche al rinnovo della squadra e soprattutto verranno fatti nuovi "innesti" nel settore giovanile.