Tiziano e il popolo dei residenti all'estero
San Benedetto del Tronto | Nel Regno Unito, mescolati tra il popolo di vacanzieri provenienti dal bel paese, del tutto invisibili alla massa dei fans del Big Ben è comparso negli ultimi anni uno strano popolo di "migratori" made in Italy...
di Claudia Bachetti

Recentemente si è saputo che il cantante Tiziano Ferro ha la residenza a Londra, forze per facilitazioni fiscali
Eppure, mescolati tra il popolo di vacanzieri provenienti dal bel paese, del tutto invisibili alla massa dei fans del Big Ben è comparso negli ultimi anni uno strano popolo di "migratori" made in Italy. Indubbiamente dotati di grandi qualità personali: a volte il canto...o l'abilità nella guida...o l'incontestabile capacità di produrre "billioni"...insomma ITALIANI DI SERIE A.. mica i primi che incontri per strada! Personaggi in grado di muovere le masse, di infiammare gli animi degli sportivi, di incantare il cuore di chi li ascolta.
Ebbene sì: anche loro innamorati del fascino britannico. Sarà la passione per il cricket a fare da richiamo o la possibilità di partecipare ad una battuta di caccia alla volpe con Elisabeth nelle campagne scozzesi?.....Niente di tutto ciò, il motivo è molto più semplice: IRPEF....(airpef come direbbero gli english). Semplicemente tasse al posto della cultura, risparmio fiscale al posto di spettacolo musicale. Qual è il problema?
Tutto sommato stiamo parlando solo di una grande ed improvvisa passione per il Tamigi, passione che dura almeno 183 giorni all'anno (tale è la durata annua del soggiorno tale da dimostrare la propria residenza all'estero). I restanti 182 giorni si è ben liberi di stare dove si vuole e perché no in Italia, ad esempio a girare lo spot per quella birra così buona proprio perché italiana, a rilasciare consigli in TV ai giovani talenti di uno show televisivo spiegando che un vero artista canta con il cuore (ma ragiona con un ottimo commercialista).
Tentativo di fare i falsi moralisti? Forse un pò si (e me ne scuso) ma mi piace ricordare che gli italiani che sono andati all'estero quarant'anni fa (i nostri genitori per intenderci) lo hanno fatto perchè obbligati dalla mancanza di lavoro e non dall'eccesso e lo hanno fatto sopportando grandi sacrifici con un unico obiettivo: ritrovare al più presto la propria dignità in patria. Penso siano questi gli italiani all'estero di cui andare fieri.
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19/08/2009
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