Anche il Partito Democratico della Riviera delle Palme si prepara al congresso del 25 ottobre che eleggerà il nuovo segretario nazionale. Pierluigi Bersani, Dario Franceschini ed Ignazio Marino i tre principali "contendenti". Intorno a questi tre nomi ruotano anche le aspirazioni degli esponenti locali del Pd, chiamati - ancora una volta - a contarsi ed a soppesarsi per capire chi sia il più forte.

Ecco dunque che i notabili rivieraschi si dividono secondo il loro candidato prediletto. A favore del Senatore-chirurgo Marino, considerato un po' l'outsider della competizione, figurano nomi eccellenti come il segretario comunale Felice Gregori, l'ex deputato Pietro Paolo Menzietti e il professor Renato Novelli.

A costituire il coordinamento a favore della mozione Marino è stato Stefano Giammarini, insieme con il consigliere comunale Gianluca Pasqualini, Luca Paciello, Jacopo Vesperini, Marco Giobbi, Antonio Marcelli, Federico Olivieri e Gianni Corradetti.

Il gruppo ha presentato alla stampa le sue idee nel corso di un incontro, tenutosi in Comune nella mattinata di martedì 25 agosto. Tutti uniti nel sostenere come la mozione Marino sia quella più diretta e chiara, più lontana al politichese e vicina a temi come l'occupazione, ma non si cela il fatto che in questo modo si vuole prendere le distanze da scelte adottate dalla Regione che non vengono condivise. A questo punto ci si chiede se è anche un modo per prendere le distanze dai vertici del Pd locale, dai vari Perazzoli, Gaspari, Colonnella divisi tra Bersani e Franceschini.

"Si tratta di una forma di posizionamento- risponde lapidario l'ex onorevole Menzietti - personalmente ho scelto Marino perché rende i cittadini protagonisti della politica". Lo stesso Gregori spiega come per la prima volta abbia scelto un candidato sulla base della mozione e non per influenza ideologica e comunque Marino lo preferisce per una visione più concreta della politica.