Ci lascia una colonna del turismo sambenedettese
San Benedetto del Tronto | Si è spento nella serata di martedì Peppino Mazzocchi. Proprietario dell'Hotel Girasole, era tra i fondatori dell'AssoAlbergatori, di cui è stato per anni presidente. I funerali si celebreranno giovedì 27 (ore 16,00) presso la cattedrale della Marina.
di Redazione
Giuseppe Mazzocchi
E' venuta a mancare una colonna portante del turismo rivierasco. Si è spento nella serata di martedì Giuseppe Mazzocchi conosciuto da tutti come Peppino. Morto a 83 anni presso l'ospedale civile Madonna del soccorso, dove era ricoverato a seguito dell'aggravarsi delle sue condizioni di salute, ormai minate dal cancro.
Mazzocchi è stato senza dubbio uno dei pionieri del turismo sambenedettese. Tra i fondatori dell'Associazione Albergatori, di cui è stato presidente per diversi anni e dove attualmente ricopriva il ruolo di presidente onorario.
Proprietario dell'Hotel Girasole, situato di fronte al rimessaggio Ragn'a vela si era sempre occupato di turismo, proponendo idee innovative. Basti pensare che da anni proponeva di realizzare presso la Sentina una zona da destinare al turismo nudista, così come sponsorizzava da sempre la creazione di una stazione di talassoterapia presso l'ex Gil. E proprio quest'ultimo progetto potrebbe vedere la luce tra qualche anno.
E' stato anche proprietario di una tabaccheria presso piazza Matteotti dove era solito riunirsi un gruppo di amici e di simpatizzanti socialisti. Infatti Mazzocchi, da sempre uomo di sinistra, non ha mai nascosto le sue simpatie per il Psi.
Mazzocchi lascia la moglie Carla, il figli Mario, che lo affiancava nella gestione dell'hotel, e le figlie Manuela e Alessandra. I funerali si svolgeranno giovedì 27 agosto alle 16 presso la cattedrale della Madonna della Marina.
La Redazione de ilQuotidiano.it esprime alla famiglia Mazzocchi le più sentite condoglianze.
Il Sindaco Giovanni Gaspari ha così commentato la notizia della scomparsa del noto imprenditore turistico: «Insieme a Marcello Camiscioni, Peppino Mazzocchi è stato il fondatore del turismo sambenedettese moderno, un uomo che ha sempre agito con grande lucidità ed acume, innovando e traducendo in pratica idee vincenti».
Prosegue il primo cittadino: «Possiamo dire senza alcuna esagerazione che con la scomparsa di Mazzocchi si chiude un'epoca per la nostra città, quella di anni in cui il boom economico procedeva di pari passo con l'effervescenza delle idee che lo alimentavano. Certamente il suo resterà un esempio da seguire, per noi tutti, per quello che ha fatto e per lo stile così umano e signorile con cui lo ha fatto. Peppino mostrava sempre un estremo rispetto per l'altro. Ai miei tempi, lavorare d'estate nel suo hotel era una sorta di punto d'arrivo, anche perché assumeva regolarmente il personale, quando questa era quasi un'eresia. E oggi sembra quasi che se ne sia andato in punta di piedi, come era vissuto, nonostante la sua vulcanica attività».
«Mazzocchi è stato sempre lungimirante, e a volte anche troppo», aggiunge il sindaco. «Infatti, parlava di centri per la talassoterapia quando in Italia non ce n'erano ancora, e vedeva nella Sentina una importante risorsa, quando era soltanto una zona di caccia. Non idealizziamo il passato se diciamo che gli anni in cui operò Mazzocchi furono entusiasmanti, gettando al tempo stesso le basi per una prosperità economica che dura tuttora».
«Ci mancheranno la sua freschezza di idee, la sua preparazione, la sua curiosità intellettuale», conclude Gaspari, «Pochi sanno che Mazzocchi era un grande esperto di palme. Stava preparando un libro, e aveva in mente un'area a San Benedetto, in cui raccogliere e descrivere tutte le specie esistenti, non soltanto quelle esistenti in città. Essere legati al presente senza perdere di vista il futuro è stato il suo stile e l'esempio vivissimo che resta a noi sambenedettesi dalla vita di una figura come Peppino Mazzocchi».
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26/08/2009
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