Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Renato Novelli ricorda Peppino Mazzocchi

San Benedetto del Tronto | «Peppino appartenne ed appartiene a un mondo attivo per intelligenza, curioso per ricerca, impegnato eticamente. Fu un protagonista di una San Benedetto che non c'è più».

di Renato Novelli

Giuseppe Mazzocchi

Tutte le morti sono pesanti, ma, come si dice in Cina, vi sono morti più pesanti del monte Tai. E' il caso della morte di Peppino Mazzocchi che ha avuto il suo funerale commosso e riconoscente. E la ragione è di quelle forti. Peppino appartenne ed appartiene a un mondo attivo per intelligenza, curioso per ricerca, impegnato eticamente.

Fu un protagonista di una San Benedetto che non c'è più, dove una minoranza colta, sempre e per fortuna alla sambenedettese, saltava il provincialismo dei ceti benestanti tradizionali e partiva, per produrre idee e progetti, da un fattore S, (sentimentale): il senso profondo del luogo, l'amore non campanilistico per la città, fatto di un vivere concreto e quotidiano nella geografia e nella storia del paese. Peppino Mazzocchi tennista, si impegnò per i campi di tennis che ci sono ancora, ma intanto si prendeva cura dell'unico campo esistente negli anni cinquanta che stava nello spazio ora occupato dal marciapiede di fianco alla Palazzina Azzurra.

La passione per il tennis si trasformava in politica sociale per la città e volontariato, come si direbbe oggi. In modo rovesciato, il senso sentimentale del luogo diventava studio e passione per le palme. La sua rimane memorabile. San Benedetto non era un'Arcadia di pescatori e funai, la crescita economica, produceva problemi e conflitti, ma la creatività era alta e i "pionieri" anche nello sport, non erano merce rara. Peppino fu uno di questi, come sanno gli albergatori e non solo loro. Sempre con discrezione in punta di piedi.

Gli operatori sentimentali di quella San Benedetto furono sconfitti dal cataclisma "a rallentatore" detto sviluppo, che investì il territorio negli anni successivi, come un vero terremoto dai lunghi tempi. Fino all'ultimo Peppino ha conservato il fattore S nel suo agire sociale. Riannodare le fila della San Benedetto di oggi con quella cultura, potrebbe essere il miglior addio ad una persona che molto ha dato.

27/08/2009





        
  



3+1=

Altri articoli di...

Cronaca e Attualità

16/11/2022
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
15/11/2022
800.000 euro per le scuole (segue)
14/11/2022
Terremoto: subito prevenzione civile e transizione digitale (segue)
14/11/2022
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
14/11/2022
Il presidente di Bros Manifatture riceve il premio alla carriera "Hall of Fame/Founders Award" (segue)
31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
27/10/2022
A Cartoceto, nelle ‘fosse dell’abbondanza’ per il rituale d’autunno della sfossatura (segue)
27/10/2022
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)

San Benedetto

12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
10/01/2020
Premiato il cortometraggio intitolato "Sogni di Rinascita- Sibillini nel cuore" (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji