Siamo tutti italiani...Totò
San Benedetto del Tronto | Siamo tutti italiani, diceva Totò, parlando di un paese diviso tra Nord e Sud, molto più di quanto non lo sia ora. Oggi la paura degli stranieri è molto forte nel nostro paese. Forse per questo, il confronto Bossi-Fini appassiona. E a San Benedetto...
di Renato Novelli

Totò
La paura degli stranieri è molto forte nel nostro paese. Forse per questo, il confronto Bossi - Fini appassiona, ma i pregiudizi diffusi sono solidi come pietre: troppi stranieri entrano nello Stivale.
Nessuno ha il coraggio di spiegare ai cittadini la verità. Alle attuali condizioni di sviluppo dell'economia mondiale, l'Italia, per sostenere la competitività del proprio sistema economico, avrà nei prossimi venti -trenta anni un disperato bisogno di immigrati, almeno 15 milioni, secondo le stime di economisti che non hanno tempo per le chiacchiere e i deliri di Bossi.
Cresce la quota di popolazione anziana e le pensioni non potranno essere pagate, l'assistenza dovuta non sarà assicurata, se, come le badanti di oggi, un esercito di stranieri non lavorerà nei settori produttivi e nei servizi. Si potrebbe uccidere gli anziani, che so, a sessanta anni. Con pietà, per carità, senza crudeltà o egoismo.
Oppure preparare tutti noi ad una società con tanti cittadini provenienti da altri continenti. San Benedetto, che rappresenta lo 0,07 % del totale delle italiane e degli italiani, riceverebbe o meglio riceverà più di mille stranieri residenti. Oltre gli attuali, s'intende. Siamo tutti italiani, diceva Totò, parlando di un paese diviso tra Nord e Sud, molto più di quanto non lo sia ora.
Saremo, inevitabilmente e per fortuna tutti italiani, checché e a prescindere dalla Lega o dalle timide esternazioni di Fini. Sarebbe opportuno, se avessimo vista lunga, che il governo locale (leggi non solo il Comune, ma anche), si dessero da fare, subito, per far intervenire le istituzioni nelle situazioni di tensione e difficoltà di incontro che, nel tessuto sociale di San Benedetto, rendono difficili i rapporti tra sambenedettesi e neo - sambenedettesi.
A volte cittadini recenti e non riconosciuti, producono tensioni per comportamenti aggressivi, a volte cittadini storici del nostro microcosmo, si chiudono in un razzismo incosciente e difensivo. Accadono velenosi, insostenibili episodi, per ora piccoli, al centro e nelle periferie estreme.Appartamenti che non si affittano più per la presenza di stranieri dal comportamento non ortodosso, chiasso che è un nulla per i cittadini di altri paesi, insopportabile per gli anziani soli ed ansiosi.
La discriminazione e il panico del nuovo, non hanno mai prodotto altro che guai o peggio tragedie. Problemi oggi minimi, domani diventeranno enormi. Una task Force di cittadini antichi, recenti e nuovi, cioè nati in Italia, residenti da anni e arrivati da poco, potrebbero affrontare le situazioni e cercare di dirimere le tensioni. Sotto il controllo e la spinta delle isitutzioni. Per creare l'attrezzatura necessaria ad affrontare il futuro. Saremo tutti italiani. Quanto ci manca Totò!
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15/09/2009
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