Ascoli Basket, sconfitta casalinga contro Monteroni
Ascoli Piceno | 52-60 il punteggio finale in favore della compagine ospite.
ASCOLI TOWERS – QUARTA CAFFÈ MONTERONI: 52 - 60
ASCOLI TOWERS: Cempini 17, Aniello 12, Pecchia 5, Fillari 6, Roberti, Negrini 2, Elia 7, Quarchioni, Almeoni n.e., Di Silvestro 3. All. Caponi
QUARTA CAFFÈ MONTERONI: D’Andrea 16, Spada, Errico 4, Signore 7, Sabbatici 14, Luisi 13, Rollo 2, Marra 2, Ungaro, Manca. All. Quarta.
ARBITRI: De Panfilis e Pantera di Pescara.
PARZIALI: 10 -21; 11 – 13; 13 – 12; 18 - 14.
Dopo la sconfitta esterna con il Ceglie per l’Ascoli Towers arriva anche la prima battuta d’arresto per gli uomini del presidente Luigi Prevignano che debbono arrendersi ad un Monteroni molto determinato.
I salentini sfruttando al meglio una falsa partenza degli Ascolani si attestano su un vantaggio che tra alti e bassi riescono a gestire per gli interi 40 minuti, chiudendo alla fine sul 60 a 52 in loro favore.
La partenza per i ragazzi d coach Caponi è subito in salita. In quintetto base al posto di Roberti, colpito in settimana da un pesante virus influenzale, c’è Quarchioni.
Gli ospiti, ispirati dal regista D’Andrea, particolarmente in vena, concentrano la loro manovra offensiva sui lunghi Errico, Rollo e Signore, cercando soprattutto di fiaccare le gambe a Cempini, appesantendolo anche di falli.
Ciononostante nei primi 5 minuti i Salentini non riescono subito nel loro intento, ma l’improduttività offensiva degli ascolani gli permette di allungare nel resto del quarto fino a maturare quel vantaggio che sarà fondamentale nel conto finale.
Nel secondo quarto Caponi giustamente serra le maglie difensive chiedendo anche uno sforzo a Roberti, ma il muscolare non ce la fa proprio anzi affretta delle soluzioni in attacco sprecandole.
Si arriva così all’intervallo dove Caponi cerca soprattutto di fare chiarezza ai suoi in fase offensiva. Al rientro sul parquet, però, la lezione del tecnico ascolano è stata mal digerita e gli ospiti allungano fino a più 19.
A questo punto Caponi striglia per bene i suoi e Cempini suona la carica ai compagni. Nell’ultimo quarto gli Ascolani, trascinati da Aniello e Cempini, si fanno sotto al Monteroni arrivando anche a meno 5.
Il tempo, però, è tiranno e le ultime speranze dei Piceni si arenano su tre triple che non ne vogliono proprio sapere di entrare. A fine gare l’amarezza è latente. Giustamente il coach Caponi recrimina il non aver potuto giocare ad armi pari col Monteroni questa gara.
Tra gli ospiti sicuramente da lodare la condotta del coach Quarta capace di arginare tutti i ritorni di fiamma degli Ascolani. Sul campo a distinguersi oltre al play D’Andrea, sono stati lo jesino Sabbatici, autore di un 4 su 4 dalla linea dei sogni, ed i lunghi, in primis, Errico, molto solido sotto le plance e concreto nel limitare il califfo Cempini.
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14/10/2009
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Kevin Gjergji