Dall'Assemblea Territoriale sambenedettese di CittadinanzAttiva riceviamo e pubblichiamo:

Leggiamo sulla stampa una serie di incontri che l'Amministrazione Comunale propone al fine di ottenere risultati nel campo edilizio della casa ed anche sul piano del Porto.

Dopo il brutto approccio avuto sul Ballarin collocato in area demaniale Cittadinanzattiva attraverso le sue reti ed in particolare Scuola di Cittadinanzattiva, nell'intento costruttivo di ottenere corretti percorsi giuridici, onde evitare inutili perdite di tempo e di denaro pubblico, così come e' già avvenuto con il Ballarin attraverso la convocazione di Commissioni Consiliari, Consigli Comunali e consulenze esterne, al fine di affermare sempre in linea di principio che la legalità e' la base per la civile convivenza imprescindibile, lancia un monito a rispettare la legge in tutti i suoi aspetti.

Le idee, il dinamismo, la voglia di fare, sono tutti aspetti positivi a cui plaudiamo, ma perché non siano solo sogni campati in aria o portatori di cocenti delusioni, il caso Ballarin insegna e, di analoga situazione anche se per aspetti diversi, si può parlare per il porto, nel cui perimetro di competenza Statale non e' possibile fare nulla con le licenze Comunale ordinarie pertanto e' necessario che vengano inquadrati in un contesto giuridico e poi anche di luoghi e sociale.

Bisogna partire da punti fermi: il porto e' di competenza Statale e quando si dice Statale si dice che il Comune non può intervenire direttamente in maniera conclusiva.

In particolare il Comune può ovviamente dare suggerimenti, analizzare, raccordarsi, ma il Piano del Porto viene predisposto dalla Capitaneria di Porto ed esula dal Comune anche nell'approvazione.