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Presentato il disegno di riorganizzazione della rete scolastica provinciale

Ascoli Piceno | La ridistribuzione delle direzioni di competenza prevista dalla delibera permetterà di salvare tutti gli istituti comprensivi della provincia. L'assessore Antonini rassicura alunni e famiglie: "Nei plessi non ci saranno cambiamenti".

di Sara Matera

Antonini(Archivio)

L'Assessore provinciale alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Andrea Maria Antonini ha presentato oggi le linee guida per la programmazione della rete scolastica per l'anno 2010/2011; le Regioni hanno infatti delegato agli enti Provinciali il compito di individuare la migliore organizzazione possibile degli Istituti Scolastici Compresivi (ISC). Nel valutare le aggregazioni di istituti occorre prendere in considerazione, oltre i criteri territoriali, anche le disposizioni del ministero che fissano a 500 il numero minimo di alunni per ogni ISC.

La Provincia di Ascoli Piceno, sentiti i Comuni, i Dirigenti Scolastici e i Sindacati, ha adottato ieri la delibera che ridistribuisce gli alunni nelle direzioni di competenza, permettendo di salvare tre Istituti Comprensivi a rischio di soppressione per insufficienza di iscritti.

La scuola dell'infanzia e primaria di Castorano, che apparteneva all'ISC di Spinetoli, sarà aggregata a quella di Offida; all'istituto di Spinetoli saranno inoltre sottratte le classi della scuola dell'infanzia e primaria di Colli del Tronto che andranno sotto la giurisdizione di Castel di Lama "via Adige", mentre a Folignano ci si augura di raggiungere la soglia di iscritti attraverso la fusione della Scuola Paritaria di Maltignano "Don Paolo S. Filippo", se così non fosse i Dirigenti si dichiarano pronti a confluire nell'altro ISC della cittadina, Folignano "Don Monti".

A rischio di soppressione erano anche due storici istituti secondari di Ascoli che non raggiungono i cinquecento alunni: L'Istituto Tecnico Agrario "C. Ulpiani" e l'Istituto D'Arte "O.Licini" che festeggerà a breve i cinquant'anni di attività. Le disposizioni ministeriali prevedono però una delega speciale per Istituti Tecnici e Artistici unici nel territorio che abbassa il numero minimo di iscritti a trecento.

L'assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, nell'apprezzare lo sforzo fatto da vari Istituti che hanno accettato di veder diminuire il numero di alunni, si dichiara soddisfatto per aver elaborato una soluzione che mette in salvo non solo molti posti di lavoro ma anche importanti funzioni dirigenziali: "Per un Paese la dirigenza scolastica - sottolinea Antonini - è un fatto di prestigio".

Ma il lavoro di concertazione tra Comuni, Istituti e Sindacati, non sembra essere terminato; l'Assessore si impegna infatti a trovare soluzioni definitive in risposta ad un trend demografico che appare già evidente.

29/10/2009





        
  



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