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A quando un sindaco donna?

San Benedetto del Tronto | Premesso che personalmente auguro a Giovanni Gaspari, che stimo molto come sindaco (un po’ meno come interista), un secondo mandato, mi sono chiesta per quale motivo a San Benedetto non ci sia mai stato un sindaco donna e se mai ci sarà.

di Antonella Roncarolo

LA CRONACA
Ho appena avuto un cordiale incontro con il sindaco Giovanni Gaspari durante la visita alla nostra città della Governatrice del Distretto 209 dell'Inner Wheel International Alessandra Colcelli Gasperini di Città di Castello.
Durante il colloquio Alessandra, mentre si complimentava con il sindaco per il nostro bellissimo lungomare e per la qualità della vita nella nostra città, parlando del sindaco di Città di Castello ha sottolineato che si tratta di una giovane donna già al secondo mandato.

Premesso che personalmente auguro a Gaspari, che stimo molto come sindaco (un po' meno come interista), un secondo mandato, mi sono chiesta per quale motivo a San Benedetto non ci sia mai stato un sindaco donna e se mai ci sarà.
Non penso che le donne siano migliori degli uomini. Credo, invece, molto nell'essere umano, sia uomo che donna, capace di gestire il pianeta terra in pace e per il bene dei suoi abitanti.

Penso altresì che il fatto che una città abbia un sindaco donna, o, chissà se mai accadrà, un primo cittadino extracomunitario, dia un'immagine di un territorio più aperto, più liberale, pronto al cambiamento per un futuro migliore.
Barak Obama, o la stessa Clinton, non sono migliori di altri cittadini maschi e bianchi con le loro stesse idee, però la loro presenza ai vertici degli Stati Uniti è un soffio di speranza per tutto il mondo civile.

LA LETTURA
Ho letto con interesse l'intervista fatta da un giornalista di un giornale locale a Gianluigi Scaltritti, e al di là del mio negativo personale giudizio etico sui giochi della politica anche a livello della nostra città, mi sono chiesta perché al momento di scegliere come candidato sindaco una persona fuori dalla politica sia stato scelto un primario medico uomo come Martinelli e non un primario donna.
La nostra città è ricca di donne che sono arrivate ai vertici: dirigenti scolastici, primari, dirigenti amministrativi, direttori di banca, presidenti di associazioni, di partiti. Eppure al momento della scelta politica si opta sempre per un uomo.
Sicuramente ci saranno state situazioni di alleanze all'interno dei partiti per cui la scelta al femminile è stata messa in secondo piano. O sono le stesse donne che spesso si tirano indietro soprattutto per problemi di tempi legati alla politica. O sono gli stessi partiti che hanno paura di affidarsi ad una donna non ritenendola un valore aggiunto.

CURIOSITA' STORICA
La mia curiosità però è di carattere storico. Mi chiedo e lo chiedo agli storici che hanno studiato le vicende della donna sambenedettese, se ci può essere una spiegazione nella storia della nostra città per cui le nostre donne non sono riuscite ad arrivare ai vertici della politica.
Il dibattito è aperto.

Naturalmente lo stesso discorso vale anche per Grottammare e per Ascoli
(per non parlare della nostra amministrazione provinciale che ha il vergognoso record nazionale di non avere nessuna donna in giunta).

12/11/2009





        
  



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