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Azienda "fantasma" vendeva falsi posti di lavoro agli stranieri

Ascoli Piceno | Cinque arresti dalla squadra mobile di Ascoli Piceno.

La Questura di Ascoli Piceno

La Squadra Mobile di Ascoli Piceno ha eseguito cinque arresti ed ha smantellato un'associazione per delinquere, finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, che vendeva falsi posti di lavoro agli stranieri.

Numerosi cittadini marocchini hanno pagato cifre esorbitanti per entrare in Italia con l'illusione di poter lavorare per una ditta ascolana che, in un momento di grave crisi occupazionale, sembrava rappresentare un'eccezione. In realtà la ditta era inattiva e la sua sede versava da anni in uno stato di totale abbandono.

Fino ad ora scoperto un giro di affari illeciti di oltre 120.000 euro. Le indagini, iniziate dopo la denuncia di uno degli stranieri sfruttati, hanno coinvolto anche un consulente di un'organizzazione sindacale ed il responsabile del centro islamico di preghiera di Ascoli.

Alcuni mesi fa, si presentava presso gli uffici della Squadra Mobile ascolana un cittadino marocchino il quale denunciava che, agli inizi del 2008, era stato contattato in patria da due suoi connazionali. Questi lo avevano indotto a vendere tutte le sue proprietà e lo avevano convinto che, dietro pagamento dell'ingente somma di 9.000 euro, lo avrebbero fatto entrare in Italia con la promessa di un posto di lavoro.

Lo straniero, però, dopo essere arrivato nel nostro paese ed aver ottenuto il permesso di soggiorno, veniva abbandonato a sé stesso, senza essere realmente impiegato dalla ditta che ne aveva formalmente chiesto l'ingresso, ovvero l'azienda agricola "Adriatica" con sede ad Altidona (AP).

Il denunciante, dunque, era costretto a vivere in uno stato di totale precarietà, trovando sostentamento tramite lavori saltuari ed irregolari.
Con l'approssimarsi della scadenza del permesso di soggiorno, lo straniero si vedeva costretto a rivolgersi di nuovo agli stessi personaggi che, dietro pagamento di un'ulteriore somma di denaro (circa 2.000 euro), si adoperavano per fargli ottenere il rinnovo del permesso, sempre tramite falsa documentazione.

Stanco di vivere tra stenti e paure, il marocchino decideva di rivolgersi all'associazione "On the Road", specializzata nel recupero e nell'assistenza di stranieri in difficoltà e poi alla Squadra Mobile di Ascoli.
I primi accertamenti, condotti in collaborazione con l'Ufficio Immigrazione della Questura e lo Sportello Unico per gli Immigrati della Prefettura, permettevano di acclarare fin da subito la fondatezza di quanto affermato dal denunciante, per cui, approfondendo i controlli sulla ditta "Adriatica", si accertava che la stessa aveva stilato più contratti d'ingresso per lavoratori stranieri.

Fino ad ora, sono state accertate dodici richieste nominative di ingresso, in un'epoca compresa tra il 2006 ed il 2008, per un giro illecito di affari stimabile in oltre 120.000 euro, ma sono in corso ulteriori indagini per verificare se gli indagati, o persone a loro collegate, abbiano utilizzato altre aziende "fantasma" per commettere reati analoghi.

Inoltre, a seguito di sopralluoghi effettuati presso la sede operativa della ditta, si accertava la completa inesistenza di qualsivoglia attività lavorativa, considerato che l'azienda risultava da anni in un grave stato di abbandono, ormai invasa dalla vegetazione spontanea e con gli stabili pericolanti e cadenti.
A questo punto l'accertamento veniva esteso anche presso gli Uffici INPS, del Lavoro e Finanziari, al fine di meglio definire la posizione amministrativa della ditta "Adriatica". La documentazione acquisita confermava in sostanza che l'impresa esisteva solo sulla carta.

Infine, esaminando le richieste di ingresso stipulate a nome della citata ditta si verificava che, una volta entrati in Italia, alcuni stranieri ritenevano raggiunto il loro obiettivo, preferendo continuare a permanere in Italia con la sola ricevuta postale e contando così di sottrarsi ai controlli da parte delle Forze di Polizia, rimanendo in uno stato di totale clandestinità.

Altri, invece, continuavano l'iter previsto, ritirando il permesso di soggiorno e, in alcuni casi, come quello del denunciante, addirittura richiedendo il rinnovo del permesso di soggiorno sempre tramite l'intervento della stessa organizzazione criminale che, a tal fine, era in grado di procurare anche false buste-paga. Ovviamente anche questo ulteriore passaggio era a pagamento.

Al termine delle indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Ettore Picardi, il Gip del locale Tribunale, dott.ssa Annalisa Gianfelice, ha emesso cinque misure cautelari di sottoposizione agli arresti domiciliari, per il reato di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Le misure cautelari sono state eseguite nelle prime ore di questa mattina, in collaborazione con le Squadre Mobili di Teramo e Rimini.

Sono stati tratti in arresto due cittadini italiani, BIZZARRI Pasquale, classe 1961, residente a Torano Nuovo (TE) e SPAGNA Giuseppe, classe 1983, residente a Colli del Tronto (AP) ma attualmente domiciliato a Rimini, che figuravano quali legali rappresentanti della finta azienda agricola, nonché i fratelli marocchini EL OUAFIQ Driss, classe1963, residente a Castel di Lama (AP) e EL OUAFIQ Hamid, classe 1961, residente ad Ascoli Piceno (responsabile del centro islamico di preghiera di Ascoli) ed un loro nipote, NOHAIR Mohammed, classe1983, residente ad Ascoli Piceno, i quali fungevano da intermediari tra gli stranieri e la ditta.
Ai due fratelli era delegato il compito di riscuotere i soldi che gli stranieri dovevano pagare già prima di entrare in Italia.

EL OUAFIQ Driss, ritenuto il principale artefice dell'associazione criminale, esplica attività di consulenza e mediazione presso la sede locale del sindacato UIL-Settore Immigrati, circostanza che rende ancora più deprecabile il fatto che lo stesso abbia ripetutamente speculato sullo stato di bisogno di poveri immigrati in cerca di un posto di lavoro.

In ogni caso l'organizzazione sindacale è risultata totalmente estranea alla vicenda.

17/11/2009





        
  



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