Continua la difficile situazione di Carlo di Blasio, il 66 enne grottammarese costretto a dormire in una macchina da ormai sei mesi. Nonostante le continue visite al comune e la certezza della disponibilità di alcuni alloggi, l'uomo è ancora costretto a dormire nella propria autovettura al freddo e senza beneficiare di propri servizi di prima necessità, che riesce a trovare solo al circolo anziani del quartiere Ischia.

L'inverno si fa sempre più rigido e l'uomo non riesce ovviamente a sopportare la difficile situazione: dormire in macchina nel parcheggio antistante il Ballarin, sta diventando insopportabile e soprattutto pericoloso per la salute.
"Sono tornato in comune la scorsa settimana e mi hanno ribadito che sono solo al settantottesimo posto nella graduatoria per l'assegnazione della case popolari e quindi devo ancora attendere. Ma non posso più, con l'inverno alle porte la situazione è insostenibile. So per certo che ci sono alloggi, perché allora non riesco ad averne uno?".

Dopo lo sfratto avvenuto il 21 maggio scorso e con in mano una pensione da 450 euro, Di Blasio continua a dormire a bordo della sua piccola utilitaria. L'ex imprenditore, cinque anni fa fece richiesta per la prima volta al comune per ottenere l'assegnazione delle case popolari gestite dall'ERAP (Ente Regionale per l'Abitazione Pubblica). Successivamente, sotto specifico consiglio dell'amministrazione che aveva garantito una velocizzazione della tempistica, nel 2008 fece domanda per l'assegnazione delle case comunali, invece che attendere gli alloggi popolari. Ma ancora nulla di fatto.

"Tuttora stanno consegnando le case ma io non ho ottenuto nessun esito - continua disperato Di Blasio - la mia compagna ha trovato un lavoro come assistente ad Ancona. Quando riusciamo ad incontrarci sono costretto a portarla in albergo pur di non farla dormire in auto con me".

Un barlume di speranza si era aperto nel momento in cui l'ERAP aveva ufficialmente terminato i lavori per gli alloggi popolari di palazzo Buttafoco. Coloro che risiedevano momentaneamente negli alloggi comunali (meglio detti "alloggi parcheggio") in attesa degli alloggi popolari, sarebbero stati spostati nei nuovi appartamenti, liberando così le case. Purtroppo, però, secondo le disposizioni e i criteri di assegnazione, Di Blasio sembra non avere i requisiti giusti per accedere agli alloggi, sia popolari sia del comune.

Grazie al lavoro di assistente presso le scuole comunali, l'uomo riesce ad arrotondare la pensione a circa 500/600 euro al mese ma ciò, ovviamente, non basta per vivere "In comune continuano a dirmi che posso permettermi un appartamento. Ma come faccio a pagare un affitto, comprare da mangiare e pagare le bollette? E' una richiesta folle!" conclude Di Blasio che continua ad attendere un' aiuto da parte dell'amministrazione della propria città.