Francesco Aloe ha presentato il suo primo romanzo: Vertigine edito da 0111
San Benedetto del Tronto | Edito da 0111 è un thriller-noir ambientato in un paesino dellEuropa del nord dominato dal bianco e dal freddo, in cui un detective italiano che lavora ad Oslo, giunge per indagare su un omicidio.
di Maria Teresa Rosini
"Vertigine" è, materialmente, un libro insolito, poco corposo, sottile ed elegante.
Edito da 0111 (zerounoundici) è un thriller-noir ambientato in un paesino dell'Europa del nord dominato dal bianco e dal freddo, in cui un detective italiano che lavora ad Oslo giunge per indagare su un omicidio. Uscito nel 2008 il libro partecipa all'iniziativa "Un aiuto a colpi di penna" per la quale il ricavato della vendita per l'anno 2008 sarà devoluto all'AIRC.
L'ambiente claustrofobico in cui la storia viene ambientata ( bianco, freddo e silenzio sono elementi ricorrenti) è un espediente, ci dice l'autore dopo l'introduzione della giornalista Alessandra Clementi, per far emergere dettagli mentali, introspezioni che il mondo ovattato ostile e monocromatico in cui si muovono i personaggi, sembra loro estorcere.
Anche il cognome del protagonista, Frank Argento, ha un che del bagliore riflettente dell'ambiente. Il suo essere detective a Oslo appare sorprendente e inconsueto seppure i suoi pensieri e le sue azioni non sembrano del tutto immuni da contaminazioni dalla migliore letteratura di genere americana disseminata da detective tormentati dal proprio privato, disadattati o infelici per status, disincantati quel tanto da non irrigidirsi in un ruolo troppo compresso da regole e, forse, proprio per la stessa ragione, in grado di immaginare meglio di altri cosa il dolore e l'incapacità di metabolizzarlo riesca ad operare dentro l'animo umano.
Un altro accostamento che è stato fatto per questo romanzo, come ricorda Alessandra Clementi, è quello con le opere e lo stile di Ammanniti. L'autore ne è, a ragione, contento.
"Secca, asciutta, telegrafica" appare anche la prosa di Aloe in cui le frasi brevi e prive di compiacimento si incastrano l'una nell'altra in un ritmo sostenuto in cui i pensieri, azioni, descrizioni si palleggiano la nostra attenzione a volte senza respiro.
Altro elemento del romanzo è il 2012 del calendario Maya, di cui il detective Argento( e anche Francesco Aloe) è un appassionato studioso, e che fa da sfondo alle vicende relative all'omicidio che è chiamato a risolvere. Nello sperduto paesino di Undredal, al mistero delle vicende umane su cui deve far luce fa da contrappunto quello suscitato dall'avvistamento di oggetti volanti non identificati la cui presenza però sembra affatto straordinaria.
Nella conclusione l'autore ci apre uno spiraglio sul suo nuovo libro di cui sta ultimando la stesura (cui accenna con considerazioni che non possono non intrigarci): non un romanzo, non fantasia ma qualcosa di reale: forse un'inchiesta?
Aspettiamo con curiosità questa seconda opera, da sempre generalmente ritenuta vero banco di prova di uno scrittore emergente, per incontrarlo e ascoltarlo ancora.
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29/11/2009
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