Vota Antonio...Vota Antonio...Elezioni regionali e le scelte del PD
San Benedetto del Tronto | Armata:"Sparare sul PD, oggi, è così facile da essere ingeneroso. Ma se è lo stesso PD che si spara addosso, come aiutarlo a smettere?"
di Tonino Armata
Tonino Armata
Il guazzabuglio delle candidature per le regionali è una feroce allegoria della confusione politica. Il PD vi figura come un elefante cieco, ovunque preponderante come forza elettorale, ovunque tirato per la proboscide o per il codino da alleati effettivi e spesso solo presunti. Tentiamo il riassunto, anche se non è facile.
A San Benedetto del Tronto si è fatto il gioco del cerino. Dopo le sequele delle rinunce delle candidate scelte dall'assemblea svoltasi all'auditorium, la selezione di un'altra candidata non scelta in quell'assemblea è stata fatta non nella sede deputata che è la sede del PD cittadino, ma nell'ufficio del sindaco, come se l'ufficio del sindaco fosse la sede del PD.
Ora mi chiedo e vi chiedo il sindaco è il coordinatore comunale del PD o il sindaco della città? Con tutti i problemi che lo angustiano, forse farebbe meglio a occuparsi di più dei problemi della sua giunta, della sua maggioranza e della città. Invece no. Si occupa della selezione della candidata alle elezioni regionale. Vi sembra una cosa normale?
Alla selezione dei candidati non dovrebbero pensarci gli iscritti, i simpatizzanti e i coordinatori del patito? Credo di si!!! Care democratiche e cari democratici, il problema è che c'è ancora chi crede che questa sia la politica, e perfino la vera politica.
Personalmente appartengo alla minoranza; ho mostrato e mostrerò lealtà al partito, ma non c'è stata nessuna condivisione nelle scelte fatte all'assemblea dell'Auditorium. Sulle scelte, è mancato qualsiasi coinvolgimento dei militanti e dei oltre tremila votanti alle ultime primarie.
Però, attenti, oggi il Pd cittadino, per realizzare "il disegno dei "Clancrazia", da predatore sta diventando preda. Così facendo, molti militanti prima o poi potrebbero lasciare il partito per trasmigrare verso altre realtà politiche come sta già avvenendo a livello nazionale.
Per finire, devo ricordare che i veri democratici sanno perfettamente che da solo il PD in questo periodo (è nato a vocazione maggioritaria) non ce la può fare e quindi vanno bene le alleanze. Ma le alleanze non possono essere a trazione "centriste". Bisogna evitare omologazioni centriste. I punti di riferimento devono rimanere i valori e il fare. E in questo senso più che il centrismo sarebbe indispensabile il recupero dei cattolici in politica.
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20/01/2010
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