Famiglia e valori: la ricetta per ripartire dalla città
Ascoli Piceno | Confartigianato Uapi affronta i temi della disoccupazione e delle strategie per vincere la crisi.

Barbara Cambiaso
Nel corso dell'ultimo incontro della scuola socio-politica che si è tenuto presso la Sala Docens di piazza Roma ad Ascoli Piceno, in rappresentanza della Confartigianato UAPI, è intervenuta al tavolo dei relatori Barbara Cambiaso, neo eletta presidentessa del gruppo Donne Impresa.
Alle domande dei giovani presenti, sul tema della sfida educativa e della possibilità/auspicio di intessere sempre più relazioni sociali stabili e consolidate, la presidentessa ha esordito affermando che "la famiglia deve tornare ad essere fulcro dell'educazione, al centro dell'interesse delle agenzie educative. La famiglia deve riappropriarsi del proprio ruolo trasmettendo, con coerenza e autorevolezza e mai con autorità, i principi fondamentali dell'uomo quali: il rispetto della persona in quanto tale, la libertà e non di meno la pace e la collaborazione tra i popoli. Dobbiamo formare delle generazioni in grado di sapere dare la giusta priorità alle cose: mettendo al primo posto il pensiero seguito da un agire coerente con esso. Facendo questo la famiglia si appella a quelli che sono i principi iscritti nel cuore dell'uomo".
Un intervento, quello di Barbara Cambiaso, che ha toccato i punti dolenti del sistema lavoro in ambito locale: "Nell'attuale situazione generalizzata di crisi di mercato e di lavoro dobbiamo cercare di rivalutare il nostro territorio e la sua integrità. La realtà artigiana affonda le sue radici da generazioni: la maggior parte delle attività sono state trasmesse di padre in figlio. Da un'analisi di mercato è emerso che l'emorragia dei posti di lavoro ha interessato maggiormente la grande industria e non il comparto artigiano. Le uniche aziende artigiane che hanno prodotto disoccupazione sono quelle legate all'indotto industriale. Come Confartigianato UAPI stiamo cercando di fronteggiare la crisi e la crescente disoccupazione, non tanto a chiacchiere, piuttosto con iniziative molto concrete".
Continua la Cambiaso:"Abbiamo pertanto promosso azioni di formazione indirizzate sia a giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro - quindi completamente privi di esperienza lavorativa - che a disoccupati con la voglia di reinventarsi e di mettersi in gioco acquisendo una qualifica professionale. E' un dato emblematico il fatto che la Confartigianato UAPI ha aperto da alcuni giorni le iscrizioni per un corso di conduzione di impianti termici che in poco tempo ha quasi esaurito i posti a disposizione. Un altro fronte su cui la nostra confederazione si è mossa da tempo riguarda l'apprendistato. Questa forma agevolata di assunzione - ha concluso la nota artigiana ascolana - permette alle imprese artigiane e non solo di poter formare giovani facendo acquisire loro una professionalità (ed un mestiere) da poter spendere o all'interno dell'azienda stessa di formazione o con la costituzione di una nuova azienda artigiana."
Alle domande dei giovani presenti, sul tema della sfida educativa e della possibilità/auspicio di intessere sempre più relazioni sociali stabili e consolidate, la presidentessa ha esordito affermando che "la famiglia deve tornare ad essere fulcro dell'educazione, al centro dell'interesse delle agenzie educative. La famiglia deve riappropriarsi del proprio ruolo trasmettendo, con coerenza e autorevolezza e mai con autorità, i principi fondamentali dell'uomo quali: il rispetto della persona in quanto tale, la libertà e non di meno la pace e la collaborazione tra i popoli. Dobbiamo formare delle generazioni in grado di sapere dare la giusta priorità alle cose: mettendo al primo posto il pensiero seguito da un agire coerente con esso. Facendo questo la famiglia si appella a quelli che sono i principi iscritti nel cuore dell'uomo".
Un intervento, quello di Barbara Cambiaso, che ha toccato i punti dolenti del sistema lavoro in ambito locale: "Nell'attuale situazione generalizzata di crisi di mercato e di lavoro dobbiamo cercare di rivalutare il nostro territorio e la sua integrità. La realtà artigiana affonda le sue radici da generazioni: la maggior parte delle attività sono state trasmesse di padre in figlio. Da un'analisi di mercato è emerso che l'emorragia dei posti di lavoro ha interessato maggiormente la grande industria e non il comparto artigiano. Le uniche aziende artigiane che hanno prodotto disoccupazione sono quelle legate all'indotto industriale. Come Confartigianato UAPI stiamo cercando di fronteggiare la crisi e la crescente disoccupazione, non tanto a chiacchiere, piuttosto con iniziative molto concrete".
Continua la Cambiaso:"Abbiamo pertanto promosso azioni di formazione indirizzate sia a giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro - quindi completamente privi di esperienza lavorativa - che a disoccupati con la voglia di reinventarsi e di mettersi in gioco acquisendo una qualifica professionale. E' un dato emblematico il fatto che la Confartigianato UAPI ha aperto da alcuni giorni le iscrizioni per un corso di conduzione di impianti termici che in poco tempo ha quasi esaurito i posti a disposizione. Un altro fronte su cui la nostra confederazione si è mossa da tempo riguarda l'apprendistato. Questa forma agevolata di assunzione - ha concluso la nota artigiana ascolana - permette alle imprese artigiane e non solo di poter formare giovani facendo acquisire loro una professionalità (ed un mestiere) da poter spendere o all'interno dell'azienda stessa di formazione o con la costituzione di una nuova azienda artigiana."
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22/02/2010
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