La fotografia nelle Marche è...surreale
Ancona | E' stimolante sapere che, come nella capitale, anche la nostra regione si impegna per avere un ruolo nell'esposizione-esibizione di sperimentalismi che avrebbero conquistato un ruolo aggressivamente predominante nel carattere di questa "arte contemporanea
di Ilaria Rosetti
David Stewart-Fogeys81
Almeno teoricamente dovrebbe rappresentare la forma di espressione più realistica, ci troviamo invece sempre più frequentemente di fronte a sperimentazioni digitali, a pellicole trattate e a scenografie surreali, ed è proprio di quest'ultimo caso che si occupa la mostra che ha affermato la partecipazione della nostra regione Marche a questo "evoluzionismo artistico contemporaneo" in ambito fotografico.
Nella Galleria degli Antichi Forni di Macerata dal 17 gennaio al 3 febbraio 2010 è stata a disposizione del pubblico una mostra di "fotografia surreale" composta da due filoni tematici, "Cabbage" e "Fogeys", in cui sono state riunite alcune opere di due degli artisti contemporanei più influenti nel campo, Sandy Skoglund e David Stewart.
"Cabbage"(cavolo), il titolo del percorso espositivo, che prende il nome dall'omonima serie esposta da Stewart, trova la sua ragione nella presentazione della mostra curata da Camilla Boemio: "Come il vegetale è composto di tante parti che rivelano aspetti e sfaccettature diverse; così le fotografie e il linguaggio scelto rivelano aspetti sociali e fantastici di una realtà a tratti alterata, a tratti reinterpretata e analizzata".
L'altra serie esposta, "Fogeys", è una distorta rappresentazione della quotidianità, fatta di persone fuori luogo, personaggi inadeguatamente invecchiati rappresentati in colori forti e contrastanti che contribuiscono alla ridicolizzazione della scena, tristemente (come è chiaro anche dalle espressioni dei soggetti) contemporanea.
Tra le altre opere esposte troviamo alcuni dei più celebri capolavori di Sandy Skoglund, quali "Radioctactive Cats" e "Revenge of the Goldfish", realizzati come gli altri, secondo la tecnica caratteristica dell'artista, mediante applicazioni minuziose e studiate tra la fantasia e il reale all'interno di scenografie costruite ed elaborate la cui cura in alcuni casi richiede mesi di elaborazione.
Al momento molte altre mostre fotografiche sperimentali sono presenti in alcune delle maggiori città italiane, come l'esposizione a Roma dal 18 febbraio al 16 maggio (viale delle Belle Arti 131) della collezione d'arte contemporanea della Verbund Electricity Corporation di Vienna dal nome "Donna-avanguardia femminista negli anni '70", che punta su nomi di autori impegnati e provocatori come Valie Export, Eleanor Antin e Martha Rosler tra gli altri.
E' stimolante sapere che, alla stregua della capitale, anche la nostra regione si impegna per avere un ruolo nell'esposizione-esibizione di questi sperimentalismi che sembrano aver conquistato un ruolo aggressivamente predominante nel carattere di questa "arte contemporanea".
Purtroppo la mostra organizzata è stata di breve durata, ma si spera questo sia solo l'inizio di una serie di altrettanto interessanti eventi artistici proposti sul nostro territorio.
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22/02/2010
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