Sarà ricordata per il caos delle liste la campagna elettorale delle prossime elezioni regionali: anche nelle Marche, in particolare a San Benedetto, scaduto il termine per la presentazione delle liste, si è registrato un significativo gap temporale nella regolare assegnazione degli spazi elettorali.

Ma finalmente è scattato il disco verde da parte del Comune di San Benedetto che proprio nella mattinata odierna ha deliberato in merito all'assegnazione degli spazi elettorali per le pubbliche affissioni: "nessun ritardo - fa sapere il Sindaco Giovanni Gaspari - oggi è stato il primo giorno utile per fare le attribuzioni degli spazi e siamo stati tra i primi a provvedere in tal senso".

Certo, non si può negare il forte deficit pubblicitario per alcuni candidati, soprattutto quelli dei partiti minori, che non hanno potuto far fede su fonti pubblicitarie ‘alternative' al vecchio e caro manifesto. Paolo Perazzoli candidato consigliere del PD, proprio questa mattina nel corso di una conferenza stampa, ha parlato di "meccanismo un po' strano".

Di strano certamente si registrano svariate affissioni ‘selvagge' apposte su spazi elettorali pubblici, evidentemente in modo irregolare. Da domani tuttavia scatterà la corsa ufficiale alle pubbliche affissioni, ultimo atto di questa infuocata campagna elettorale.

Si moltiplicano infatti soprattutto in questa fase "calda", le più stravaganti trovate pubblicitarie: si spazia dalle faraoniche gigantografie sui mezzi pubblici scelte da Pietro Colonnella ai simpaticissimi cioccolatini al latte targati Paolo Perazzoli, entrambi candidati consiglieri per il PD, sebbene questi siano solo alcuni degli strumenti pubblicitari adottati.

Reclame più ortodosse quelle dei candidati del PDL, senz'altro inclini a spot televisivi, pubblicità via web e incontri elettorali nelle proprie sedi di partito.

Sempre attuali i santini e i volantini, simbolo delle campagne elettorali di una volta ma rese attualiti grazie ai miracoli della grafica del nuovo millennio, di cui tutti i candidati si avvalgono, soprattutto quelli delle alleanze minori.

S'infervora dunque sempre di più la battaglia tra i candidati per la conquista di Palazzo Raffaello, a colpi di spot, forum, incontri e chi più ne ha più ne metta.