"Il Comune di Ripatransone è contrario alle centrali nucleari a differenza della politica del centro destra portata avanti da questo Governo. Forse - ipotizzano dall'amministrazione - è questa la motivazione che spinge i Sindaci di Montefiore dell'Aso e di Massignano a chiedere l'annullamento del decreto che autorizza la Texon Italia a realizzare un impianto per la produzione di energia elettrica da fonti pulite rinnovabili".

Molto rammaricato il Sindaco di Ripatransone Paolo D'Erasmo, in contatto da alcuni giorni con i due Sindaci ai quali ha fornito chiarimenti, informazioni e copia di tutte le autorizzazioni: parere favorevole della Regione Marche, della Provincia, settore ambiente, dell'Arpam e del Comune di Ripatransone.

"Vorrei capire a che gioco giochiamo - commenta D'Erasmo -, se è quello politico poiché il Vice Sindaco di Montefiore dell'Aso è un candidato del Pdl alle regionali o se dobbiamo ragionare sul piano lavorativo-ambientale e quindi confrontarci in merito ai benefici che questo impianto può assicurare, sia nel garantire il mantenimento di un'azienda presente da circa 30 anni nel nostro territorio, i cui dipendenti sono di Ripatransone e dei Comuni confinanti, sia nell'altro indubbio vantaggio per gli agricoltori di Ripatransone e dei Comuni limitrofi, tra cui Montefiore dell'Aso e Massignano, che si stanno recando presso la Cantina dei Colli Ripani per sottoscrivere i contratti relativi alla filiera agro-energetica".

"La politica in questo periodo storico deve passare dalle parole ai fatti - conclude D'Erasmo -, ribadisco in maniera decisa il mio al nucleare, ma il mio si alle fonti di energia rinnovabili ( piccoli e limitati impianti fotovoltaici) e alle filiere agro-energetiche a vantaggio anche degli agricoltori".

In risposta alle notizie false inviate alla stampa, il Sindaco tiene a dare alcune informazioni di carattere tecnico: Attualmente il seme di girasole prodotto nella zona (Ascoli P. - Fermo e parte di Macerata) viene inviato ad Ancona e Ravenna che distano mediamente Km 90 e Km 230 dal luogo di raccolta (Ortezzano). La spedizione avviene con circa 460 Tir. La filiera corta proposta consentirà un risparmio economico in termini logistici di oltre 100.000 euro che verrebbero ridati a tutto il territorio di cui sopra ed una riduzione delle emissioni di CO2 di ben 240 Tons. Il traffico veicolare, debitamente valutato nella pratica Arpam, è di un camion a settimana contro gli attuali 70 camion che arrivano ed escono dall'azienda, quindi un incremento di solo 1,5 %.

E ancora: l'impianto Texon, che viene definito dalle leggi vigenti di " piccola cogenerazione", per la limitata potenzialità (inferiore al Mw), e' costituito da due comuni motori diesel installati sui camion e che utilizzano come combustibile olio vegetale nella fattispecie girasole e che quindi non emetterà CO2.